[an error occurred while processing this directive]
Coscia Supermercato - Marcianise

Sinergy - Marcianise

18enne morto dopo essere stato accoltellato durante una lite a Caserta, confessa 19enne. L’addio al giovane Gennaro Leone dal mondo del pugilato e dagli scout di cui aveva fatto parte

Provvedimento di fermo per omicidio per un ragazzo di 18 anni. E’ lui che in una rissa avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Caserta, davanti a un bar, avrebbe accoltellato il 18enne Gennaro Leone di San Marco Evangelista, recidendogli l’arteria femorale e causandone la morte tre ore dopo all’ospedale di Caserta. Il 19enne è di Caivano, nel napoletano, incensurato. La lite sarebbe nata per futili motivi, forse uno sguardo di troppo. Gli investigatori sono arrivati a lui grazie a delle testimonianze e ai video delle telecamere di sorveglianza. Il giovane, sotto choc, durante l’interrogatorio avrebbe confessato. Dopo l’arresto, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Intanto, il prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, ha convocato per questa mattina alle 11 un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con un focus sulla movida violenta. Al comitato prendera’ parte anche il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che nei giorni scorsi, per diversi episodi di rissa tra giovani nei fine settimana, aveva emesso un’ordinanza anche di divieto di vendita di alcol. “Come ogni cittadino di Caserta in questo momento sono profondamente addolorato per come stanotte due giovani vite sono state distrutte: la prima uccisa a freddo per una banale lite, la seconda rovinata per sempre a causa di un atto di violenza di cui si pentirà in eterno. È successo in una strada della nostra città, e questo – dichiara il sindaco Carlo Marino – ci carica di responsabilità. Poco importa che si tratti di due giovani arrivati da fuori, presumibilmente giunti in città solo per divertirsi qualche ora. Uno di essi, il ragazzo morto ammazzato, l’ho conosciuto qualche mese fa in una palestra di Caserta, era un atleta di buone speranze, e aveva ricevuto un premio che gli ho consegnato personalmente.

Gennaro Leone era un atleta del pugilato, allievo del maestro Antonio Coppola della Team Energy di Caserta. Aveva disputato il suo ultimo incontro il 23 luglio scorso indossando la maglia della nazionale italiana nel  match internazionale contro la Romania, a Caserta, in quel palazzetto poco distante da Via Vico, luogo della tragedia.  In quell’occasione Gennaro aveva vinto il suo 14 match su 18 battendo il forte pugile rumeno Luca Demeter. Campione regionale negli 81 kg, il pugile nativo di Santa Maria Capua Vetere aveva conquistato la medaglia bronzo ai campionati italiani di Roma nel dicembre scorso.  Qui era stato adocchiato dai tecnici federali Fabrizio Cappai e Francesco Stifani che lo avevano voluto nella loro rappresentativa azzurra.  “Non trovo parole e non riesco a comprendere – si rammarica Fabrizio Cappai –  Gennaro era un ragazzo volenteroso ed orgoglioso amava la boxe e voleva ritagliarsi uno spazio in questo mondo sportivo. Mi riesce difficile trovare altre parole, manifesto il mio cordoglio alla famiglia ed al maestro ricordando un eccellente atleta ed un giovane meraviglioso”.  Sconvolto anche il presidente della Federcampania Rosario Africano che aveva avuto parole di elogio per Giovanni quando era stato convocato in nazionale. “Avevo visto la sua soddisfazione quando ha indossato per la prima volta la maglia azzurra- commenta-  oggi lo vedo sconfitto da una violenza assurda che diventa omicida in un batter d’occhio. Ti senti sconvolto ed anche responsabile di certi avvenimenti che non dovrebbero verificarsi con questa consuetudine.  Una vita, una carriera sportiva  spazzate via da un momento di follia, tutto è sempre più assurdo. La mia vicinanza alla famiglia ed al maestro Coppola ed a tutto il movimento pugilistico campano che incassa una grave sconfitta sociale”.  Toccanti anche le parole del maestro Antonio Brillantino, tecnico delle FF.OO. di Marcianise dove spesso  Leone si allenava. “Gennaro Leone lo conoscevamo benissimo e più volte i nostri atleti si erano confrontati con lui nelle riunioni pugilistiche organizzate mesi fa- die il maestro Brillantino-  Un pugile coriaceo, un vero guerriero, forte e determinato che su ring dava filo da torcere ai suoi avversari. Le Fiamme Oro sezione giovanile di Marcianise esprimono tutto il loro dolore per la scomparsa di questo giovane ragazzo. Le condoglianze alla famiglia, al Team Energy di Caserta del Maestro Antonio Coppola e a tutto il movimento pugilistico Campano”. Ecco il commosso addio del maestro Coppola: “Io non realizzo, non accetto, non ho parole per descrivere tutte le emozioni che sto provando in questo momento. Dal primo giorno che sei entrato in palestra ho sempre creduto che saresti stato un campione, lo eri. Sarai per sempre nel mio cuore e il tuo ricordo vivrà per sempre, dentro la tua famiglia, me e tutti i tuoi amici della palestra, che sarà vuota senza di te. Buon viaggio figlio mio, il tuo maestro”.

Dalla Parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Capodrise lo ricordano così: “I suoi genitori da San Marco Ev. hanno fatto crescere i tre figli nel gruppo Scout AGESCI “Capodrise 1″… il dolore è grande… pure la rabbia! Un ragazzo di appena 18 anni morto perché??? … Buona strada Gennaro… continua a camminare felice in un mondo più bello di quello di quaggiù. Alla tua bella famiglia dilaniata dal dolore e alla nostra famiglia Scout di Capodrise, che ti ha aiutato a crescere negli anni, la vicinanza e il sostegno della preghiera! A-DIO Gennaro, angelo presso Gesù!”

“Profondissimo dolore e sconcerto abbiamo provato alla notizia della morte di Gennaro Leone, il diciottenne ucciso a Caserta. Durante la Messa abbiamo pregato per lui, per i suoi genitori, per chi gli voleva bene. Non abbiamo ancora la certezza, ma sembra che l’assassino sia un suo coetaneo, di Caivano. Una lite per futili motivi. Una delle tante liti che scoppiano tra i giovani e che potrebbero – dovrebbero – finire, al massimo, con uno spintone. Invece, Gennaro non c’è più. Le domande sorgono spontanee: che ci faceva quel coltello nelle tasche dell’assassino? Perché ha sentito il bisogno di uscire armato? È triste e doveroso prendere atto di tanta bieca violenza tra i più giovani. Un esame di coscienza si impone per tutti. E se è vero che chi ha ucciso è del nostro paese, il dolore e lo sconcerto in noi aumentano a dismisura. Riposa in pace, Gennaro”. Questo il commento di Padre Maurizio Patriciello di Caivano.

Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
Alfonso Alberico - Marcianise

[an error occurred while processing this directive]