L’umanità della tecnica delusa dalla grande abbuffata di materialità si trova ad un bivio: può dirigersi o verso l’estinzione, continuando a vivere di ambizione (da ambire=girare intorno), competizione e sopraffazione o verso l’era della coscienza, in cui si cercano riferimenti in principi morali forti, in buona parte dimenticati. Per poterli accogliere è necessario aprirsi all’aspetto del femminile che risiede in ogni essere umano, ridimensionando in parte quello del maschile, puramente materialista e lasciando alle spalle lo scopo di sopravvivere il più a lungo e comodamente possibile, in completa disarmonia. L’economia consumistica raccoglie consensi ed uniforma i pensieri attraverso la “propaganda” che utilizzando tutti i mezzi della scienza contemporanea e le tecnologie più sofisticate, entra in ogni aspetto della vita pubblica e privata, anche nel settore scolastico ed accademico, creando verità indiscutibili a cui diamo assoluta fiducia. Quest’economia consumistica è patologica perché incentivando comportamenti antisociali ed anticomunitari ha generato risultati catastrofici: incremento esponenziale delle malattie, abbattimento delle naturali difese immunitarie, azzeramento della prevenzione primaria ed aumento degli sperperi comunitari. Regna la dementocrazia : ognuno di noi è facilmente manipolabile e non detiene alcun potere di espressione riguardo a leggi/DPCM ai quali bisogna sottostare. L’intensificazione del controllo sul cittadino e la diminuzione della propria privacy sono accettate ed addirittura richieste per bloccare il diffondersi dell’epidemia, ma anche di atti terroristici. Si trasforma il significato delle parole adattandole alle necessità. Così cambia anche la definizione di pandemia. Dal greco Pàndémos, ovvero ciò che interessa tutte le persone. È la diffusione in tutto il mondo di una nuova malattia. Attualmente l’OMS definisce pandemia la diffusione di una malattia in almeno due continenti, con una sostenuta trasmissione da uomo a uomo. Tutto ciò è avvenuto grazie alla strutturazione della shock economy che consiste nel creare una paura cronica di fondo che ci mette sempre in difficoltà: isterizzazione e drammatizzazione dell’evento. La prima causa di stress è la paura, il pericolo che scatenano l’infiammazione. La vera cura medica non separa il corpo dalla mente. Non ci si può limitare a curare il sintomo che rappresenta l’indicatore di ciò che perturba il nostro equilibrio. Lo stato di salute crolla continuando a vivere a scapito della fratellanza e della solidarietà, che sono gli unici elementi reali. Non possiamo essere soggetti sani in un contesto patologico, nel quale ognuno pensa di essere esclusivo. Per essere consapevoli è necessario farsi guidare dai principi universali che sono: non creare danno, senso di responsabilità, perdono, contributo… Diventando consapevoli saremo in grado di abbandonare la dementocrazia a favore di un’educazione superiore (da educare=portare fuori) del singolo cittadino che per primo, con coraggio, dovrà diventare saggio ed illuminato se vuole essere rappresentato da uomini saggi ed illuminati e non da arrivisti, mossi da interessi personali. La parola intelligenza deriva dal latino intus-inter-legere ovvero leggere dentro e tra le righe, comprendere, inglobare, collegare. Essere intelligenti presuppone manifestare quattro caratteristiche: capacità di giudizio, senso dell’essenziale, spontaneità ed iniziativa. Sono abilità che l’attuale società soffoca costantemente grazie alla burocrazia (che vuol dire mettere un plico, coprire) a vantaggio dell’idiozia-demenza (deficienza intellettiva). La presunzione e la stupidità umana causano più danni di quelli che può fare la natura. Ci vuole coerenza ed onestà per non cedere alla corruzione attratti dal denaro, dal posto di prestigio, dalle agevolazioni, dagli appoggi potenti, dalla visibilità e da tutti i vantaggi materiali garantiti. Coerenza ed onestà però si possono manifestare fuori di noi solo se già sono dentro di noi, se già le possediamo, per questo è necessario il cambiamento interiore. Facendo proprio il monito di Francesco Petrarca, potremo dire “restituisci te a te medesimo”. Non regrediamo nell’intelligenza artificiale che è solo una creazione dell’essere umano e potrà forse eguagliare l’uomo nella sterile logica numerica, ma non potrà mai sostituirsi all’intuizione, all’inventiva, alla creatività del genio umano che sono insostituibili. La democrazia è prima di tutto libertà, è diritto per tutti al pieno sviluppo della persona umana in qualunque settore della vita, è garanzia della salvaguardia della privacy e, come diceva Pericle è “diritto alla felicità”.
La schiavitù non è mai stata abolita, è stata solo estesa per includere tutti i colori della pelle. Per questo non la vediamo più. Charles Bukowski.
Gli uomini di genio sono come le aquile: vivono con quello che uccidono, mentre gli uomini di talento sono come i corvi: vivono con quello che è stato ucciso. Josh Billings- Hiz Sayings, 1865.
Anna Foglia – Medico di Medicina Generale Marcianise