Covid e variante inglese, sindaco Crescente fa chiarezza a seguito di “notizie infondate” e inasprisce i controlli

Nota stampa del sindaco Angelo Crescente: “Cari cittadini, onde evitare il propagarsi di notizie infondate rimbalzate sui social negli ultimi giorni, ritengo doveroso informarvi sui dati epidemiologici relativi alla pandemia da covid-19, registrati sul nostro territorio dal Comando di Polizia locale, aggiornato al 26/02/2021. Allo stato attuale il totale dei positivi è di n.50; di cui 3 alunni della scuola media, 3 della scuola primaria, 3 insegnanti e 1 collaboratore scolastico. Anche se apparentemente i dati, in percentuale, non sembrano allarmanti, ciò che più preoccupa è la particolare morbilità dei casi evidenziati negli ultimi giorni. In particolare, si rileva una maggiore incidenza nella fascia generazionale più giovane, a differenza di quanto riportato nella prima e seconda fase pandemica. Ciò fa presupporre che ci troviamo di fronte ad un nuovo ceppo virale (es. variante inglese) che diffonde più rapidamente in gruppi omogenei o ristretti (es. famiglie). È solo grazie al proficuo lavoro della Polizia locale e alla collaborazione con l’Istituto scolastico che è stato possibile, finora, limitare la diffusione del virus all’interno dei plessi scolastici, nonostante la mancata puntuale trasmissione dei dati da parte dell’ASL. Ciò nonostante, ancora una volta, ho dovuto constatare la mancanza di senso di responsabilità da parte dei giovani, e a volte anche da parte degli adulti. Allo scopo di prevenire pericoli maggiori, negli ultimi giorni sono stato costretto, mio malgrado, ad adottare provvedimenti più restrittivi e a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine territoriali per evitare assembramenti nelle aree più critiche. Tutti gli sforzi già assunti rischiano di essere vanificati, senza la collaborazione di tutti i cittadini e l’assunzione di responsabilità da parte di quei genitori che continuano a latitare o, peggio, a lamentarsi in assenza di cognizione di causa. Pur comprendendo lo stato di disagio, e per alcuni di insofferenza, che il perdurare della pandemia sta provocando, occorre considerare che la salute è un bene comune e tutti siamo chiamati a salvaguardarla; la limitazione attuale alle nostre libertà individuali è un sacrificio necessario e premessa indispensabile di un futuro migliore per noi e per i nostri figli”.