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La chiesa di “Santa Maria della Sanità” di Marcianise su Padre Pio Tv [Guarda il Video]

La chiesa di “Santa Maria della Sanità” di Marcianise protagonista di uno straordinario video reportage realizzato da Life Comunication. Ad intervistare il parroco della chiesa del quartiere “Carzani” di Marcianise, don Raffaele D’Agosto, il conduttore televisivo Domenico Gareri. Il servizio è andato in onda martedì 26 gennaio 2021 su Padre Pio Tv.

La Chiesa di S. Maria della Sanità trae origine da una Cappella Gentilizia sorta nel 1631, ed appartenete alla famiglia Di Caprio, come evidenziato da due epigrafi poste all’interno della chiesa. Successivamente nel 1886 furono eseguiti dei lavori per l’ampliamento dei confini della Cappella Gentilizia indispensabili per la fondazione della nuova Parrocchia. In seguito si avvertì che le dimensioni della Chiesa risultavano al quanto limitate per l’esigenze dell’ottina, molto popolata. Fu in risposta a queste esigenze che nel 1895 i coniugi Scarpiello decisero di ampliarla effettuando tali lavori a loro spese. Si ebbe così la nuova sagrestia, più due stanze superiori addossate alla parrocchia per abitazione del sostituto. Detti lavori furono conclusi appena un anno dopo nel 1896, la soluzione progettuale adottata dalle maestranze, appare oggi ancora accettabile. La singolarità piantistica di S. Maria della Sanità è quasi certamente da far risalire alla circostanza che l’originaria Cappella Gentilizia si ritrovava all’epoca incorporata tra due fabbricati di proprietà dei coniugi Scarpiello. L’impianto della chiesa fu impostato su una navata centrale coperta da una volta a botte a sesto ribassato, fiancheggiata da due navate minori; su queste ultime si aprivano, limitatamente al lato sinistro, due cappelle laterali terminanti in un breve transetto ad ali semicircolari. Queste non sporgevano oltre il perimetro di pianta, sormontato da una cupola ed un ampio presbiterio. Il campanile incorporato nella chiesa fu pensato nell’angolo sinistro confinante sia con l’atrio che con la prima delle cappelle laterali. In quella circostanza fu creata anche la nuova sagrestia, un’aula rettangolare alla destra del presbiterio, coperta con volta a schifo, comunicante con lo stesso casamento dei fondatori della Parrocchia. Pertanto lo schema planimetrico del nuovo corpo di fabbrica assunse la forma a croce latina, accentrata però, non su un nucleo basilicale, bensì su un unico ambiente predominante. Il prospetto principale della chiesa, non presenta nessuna imponenza architettonica e risulta chiuso su due lati in quanto innestato in un complesso di edifici a blocco uniti gli uni agli altri che si affacciano su via Giulio Foglia, formando una cortina continua e parallela alla stessa strada. Il prospetto della chiesa affiancato sulla sinistra dal campanile, appare come una piccola facciata impostata su due ordini suddivisi da un robusto cornicione. Il portale di ingresso, preceduto dall’originale cancelletto in ferro, presenta una trabeazione lineare, sostanzialmente priva di decorazioni. Risulta evidente il carattere di estrema semplicità e linearità di questo disegno; la chiara, nitida facciata, manifesta un certo ordine legato ad elementi riconoscibili in disegno di facciate neo-eclettiche. La marcata semplicità diventa espressione di una più sottile compostezza per l’inserimento inatteso del timpano classico decorato a dentelli, sul cui verticale è collocato un acroterio, a base quadrata, che sostiene la croce metallica. Si nota in questo prospetto una coerenza del segno determinata dalla mancanza di oggetti, e dalla sporgenza opportunamente contenuta di questo timpano rispetto al cornicione principale. Il campanile si sviluppa su base a pianta quadrata tale da costituire un unico corpo con l’intero complesso parrocchiale. Oggi risulta articolato su quattro ordini, l’ultimo dei quali sprovvisto di pinnacolo, limitatamente agli altri ordini, sono presenti delle lunghe monofore ricavate simmetricamente in tutte e quattro le pareti. L’esigenza di sottolineare il ruolo urbanistico della chiesa di S. Maria della Sanità è da ricondurre proprio al disegno di questa cupola che sormonta i due bracci della chiesa, appena visibile dall’esterno, e si presenta con un tamburo a pianta circolare; la copertura è del tipo a padiglione con schema poligonale.