Nota stampa delle segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, Failms: “Apprendiamo da una nota stampa, che Jabil ha affidato ad alcune testate giornalistiche, la volontà della multinazionale di confermare i 190 licenziamenti, in piena pandemia da Covid-19 e con il blocco in atto dei licenziamenti previsti dal decreto Cura Italia e dal successivo decreto Rilancia Italia. Questa nota arriva nel pieno di una trattativa complessa, che il Governo e noi sindacati non riteniamo chiusa, vista l’interlocuzione aperta dal Governo direttamente con Otto Bik, membro del consiglio di amministrazione della Corporation, il giorno dopo l’interruzione della trattativa con Jabil. Il punto dirimente, sia per il Governo che per noi sindacati, è la richiesta da parte di Jabil che chiede di mettere per iscritto l’accettazione dei licenziamenti programmati dall’azienda per il 24 agosto prossimo, prevedendo un accordo in sede ministeriale con parere positivo da parte delle organizzazioni sindacali. Questo per Fim, Fiom, Uilm e Failms è inaccettabile non solo perché in violazione delle disposizioni di legge italiana ma anche perché in violazione delle direttive comunitarie in materia di licenziamenti collettivi. Continua la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per il ritiro dei 190 licenziamenti”.
Nota stampa segreterie provinciali di Caserta e Rsu Jci: “La Jabil deve revocare i 190 licenziamenti ed utilizzare la cassa integrazione per covid-19 per proseguire il percorso di reimpiego. E° inaccettabile che si voglia produrre un ennesimo dramma sociale, per di più in una situazione di emergenza sanitaria ed economica in un territorio particolarmente colpito dalla crisi industriale degli ultimi anni. Non si può consentire che un’altra multinazionale scarica sui lavoratori le scelte fallimentari del proprio management o per la volontà di depauperare il tessuto industriale del territorio di Caserta. Le acquisizioni sul territorio casertano di altre società del settore ( Marconi, Nokia/Siemens e in ultimo Erikson) operate in questi anni dalla Jabil non hanno prodotto un opportunità concreta di sviluppo come promesso ma hanno avuto come unica conseguenza la scomparsa di realtà industriali e di conseguenti perdite dei livelli occupazionali. 1 Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico che hanno seguito ininterrottamente la vicenda dei licenziamenti chiedendone la giusta revoca devono urgentemente obbligare la ripresa di un confronto interrotto con arroganza e prepotenza dalla Jabil. compiendo un grave sgarbo istituzionale. Un confronto necessario ad impedire un dramma sociale, soprattutto dopo che si è ripresentata la possibilità di reimpiego presso altre aziende. Ribadiamo come sostenuto dai nostri vertici nazionali che il punto dirimente per il Governo e per le Organizzazioni Sindacali è la richiesta della Corporate americana di mettere per iscritto l’accettazione dei licenziamenti programmati dall’azienda per il 24 agosto prossimo prevedendo un accordo in sede ministeriale con parere positivo da parte del sindacato. Questo per Fim, Fiom, Uilm e Failms è inaccettabile non solo perché in violazione delle disposizioni di legge ma anche perché in violazione delle direttive comunitarie in materia di licenziamenti collettivi. Le Organizzazioni Sindacali insieme ai lavoratori hanno deciso in assemblea di presidiare lo stabilimento di Marcianise, di continuare con lo sciopero ad oltranza e di individuare tutte le iniziative utili per una soluzione positiva della vertenza. Intanto saranno impugnati i licenziamenti con il supporto degli uffici legali messi a disposizione dal sindacato”.
“E’ inaccettabile il comportamento di un’azienda in spregio alle norme esistenti che bloccano tutti i licenziamenti anche quelli avviati prima del Covid”. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli ai microfoni di Sky Tg24 sottolineando la necessità di “un comportamento diverso” da parte dell’azienda. “Abbiamo mosso anche la diplomazia economica per far capire all’impresa – spiega il ministro. che è il caso di avere un atteggiamento diverso rispetto a quello di Marcianise. Non ci sono novità, la trattativa è in stallo e siamo in attesa di un colloquio importante. Siamo in grado come ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico di attivare strumenti per facilitare la Jabil ma non ci può essere l’atteggiamento arrogante che si è visto al tavolo fino ad adesso”.