Ho ricevuto,oggi 30/04/2020 dal preside Giuseppe Serino una copia della sua pubblicazione “Eventi e attività 1996-2012 Scuola Secondaria 1° Grado Camillo Benso di Cavour Marcianise CE”. Desidero ringraziarlo per la gentilezza che ha usato nei miei riguardi e lo faccio pubblicamente presentandogli anche le mie scuse. I nostri rapporti furono duraturi, caratterizzati anche da scontri accesi ma, tra le tante schermaglie avute, nessuno dei due lasciò partire mai l’affondo finale. Ognuno per la sua parte conosceva i veri intenti dell’altro e, come dissi anni fa ad un amico comune (anch’egli grande artefice dei successi della Cavour), il prof. Sandro De Chiara: “…ho debiti di riconoscenza nei suoi confronti”.
Molte delle attività alle quali avevo preso parte non sarebbe stato possibile realizzarle senza il consenso suo e del collegio che dirigeva. Ad uno sguardo poco attento, il testo potrebbe apparire una semplice elencazione di attività neanche tanto completa; in realtà le iniziative furono talmente tante e talmente diversificate che risulterebbe veramente difficile ricordarle tutte. Tutte ebbero però un denominatore comune: videro sempre protagonisti gli alunni e ciò che per loro era proficuo. Tutte le persone che vissero quelle esperienze sanno che furono molto di più di semplici attività scolastiche. Costituirono un turbinio di relazioni umane che sono, poi, la vera essenza della vita.
Le scuole non sono semplici edifici.
Esse hanno un’anima che pulsa e pervade tutti quelli che costituiscono il “suo corpo”. Non più una scuola ,dunque, ma quasi un “credo” comune. E’ proprio quel “ credo”, quel senso di appartenenza a sostenere gli sforzi e le aspettative dei propri operatori quando sono uniti da uno scopo comune. Ognuno scrive la propria pagina e tutti insieme scrivono la storia della scuola.
“I risultati del lavoro dei docenti non sono verificabili nell’immediato ma nel tempo” (G.Serino)
Verissimo, ed è proprio quando incontri un ex alunno/a che dice: “La Cavour, la mia scuola” che capisci quanto quella compagine possa aver inciso bene o, purtroppo, in qualche caso, male. In questi giorni le istituzioni scolastiche stanno vivendo un momento difficile. Una situazione che nessuno avrebbe potuto e, neanche, voluto prevedere. Gli operatori stanno agendo in un “silenzio rumoroso”. Un “silenzio” fatto di mille telefonate ai /dei genitori, di scambi telematici che trasmettono non solo lezioni, compiti, impartizioni ma anche presenza, vicinanza, comprensione, educazione. Un compito, questo, che nessun sistema informatico impersonale potrà mai assolvere. L’elencazione delle attività riportate dal preside ne sono una testimonianza. La lista potrà diversificarsi nei modi, nei mezzi, nei tempi, negli spazi ma l’azione educativa della “Scuola” mai potrà essere sostituita e mai potrà mancare. Al preside Giuseppe Serino, con altrettanta amicizia e gratitudine.
Pasquale Giuliano