“E’ incomprensibile l’atteggiamento del Gruppo Coca Cola-HBC Italia che, anche allo stabilimento di Marcianise, ha opposto un rifiuto alla richiesta dei sindacati di provvedere ad un’integrazione all’indennità della Cassa integrazione, oltre alla maturazione di tutti i ratei previsti da contratto, cioè tredicesima, quattordicesima, Tfr, ferie e permessi”. E’ quanto afferma in una nota il segretario della Flai-Cgil di Caserta Igor Prata. Il Gruppo Coca Cola HBC Italia ha attivato anche a Marcianise la cig per gran parte dei dipendenti del sito, in seguito al lockdown ed alla chiusura di gran parte degli esercizi legati alla ristorazione.
Il provvedimento interessa circa 140 lavoratori, oltre ai dipendenti del settore commerciale. “L’ azienda – aggiunge Prata – è arrivata a paventare che l’eventuale accoglimento delle istanze dei lavoratori potesse potenzialmente tradursi addirittura ad un ridimensionamento degli organici. Tutto ciò nonostante i grandi guadagni ottenuti nel 2019 e gli aumenti di retribuzione previsti per il management”. “Chiediamo con forza all’azienda di tornare sui propri passi e riconoscere a tutti i dipendenti interessati l’integrazione salariale e la totale maturazione dei ratei spettanti durante il periodo di cassa integrazione”, conclude il segretario della Flai.