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Grande jazz ad Aversa con il trio di Joe Barbieri | di Pasquale Gentile

Venerdì 14 febbraio all’ “Art Gallery /Civico 103” di Aversa, sarà di scena tanta musica jazz, bossa nova, world music e canzone d’autore,  con il personalissimo linguaggio di Joe Barbieri, un cantante/autore/musicista che possiamo tranquillamente includere in quella “speciale categoria di artisti outsider à la Sergio Endrigo o Piero Ciampi” (La Repubblica). L’ultima sua chicca musicale, è arrivata a fine anno scorso, nell’ottobre del 2019, quando ha vestito per la prima volta i panni del produttore artistico (come lo era stato per lui il grande Pino Daniele, suo scopritore), di autore, adattando anche testi dal portoghese e dal francese, nonchè arrangiatore, dell’album  “Morabeza”, della cantante e sua amica Tosca, nel quale ci si può innamorare di un brano di Joe Barbieri dal titolo “Normalmente”, duettato magnificamente da Tosca – udite, udite – con Ivan Lins, icona della musica brasiliana e internazionale, una canzone che il pianista Stefano Bollani non ha esitato a definire come la ballad più bella mai scritta, contenuta nel disco che Barbieri ha inciso circa dieci anni fa, nel 2009, dal titolo “Maison Maravilha”. L’anno appena passato, intanto, è stato un anno prolifico per l’artista napoletano, perchè  ha registrato, in quel di maggio, un notevole disco/tributo  alla grande regina del jazz di Baltimora, la cantante Billie Holiday, non a caso intitolato “Dear Billie”, che lo ha definitivamente consacrato nell’olimpo della musica jazz. Oggi, Joe Barbieri può vantare un  pedigrèe artistico di prim’ordine, soprattutto fuori dai confini nazionali, specie in Europa;  in Francia, ad esempio, è stato etichettato come “l’artiste qui murmure à nos oreilles” (dal mensile francese Les Inrockuptibles), o ancora come “un modo per discriminare la vera grazia dalla semplice bellezza” (Le Nouvel  Observateur). Il periodico tedesco Cd-Kritik, in occasione del suo primo disco da leader, nel 2004, dal titolo “In Parole Povere”, lo premiò giudicando il suo come miglior disco dell’anno. A seguire, con il già citato disco “Maison Maravilha” si aggiudica il Premio Lunezia (battezzato da Fernanda Pivano e Fabrizio De Andrè nel 1996),  per “il particolare valore dei suoi testi”, dove tra i brani del disco, brilla un commovente fado  che Barbieri duetta con Omara Portuondo, una stella cubana del Buena Vista Social Club. Ma è nella primavera del 2012 che ammalia pubblico e critica, registrando “Respiro”, con musicisti del calibro di Stefano Bollani, Gianmaria Testa, Fabrizio Bosso e Jorge Drexler; ecco come la stampa definì il disco: “Profumi di zenzero e cannella, aroma di caffè appena salito, Napule e bossa, archi di raso e Django. Corti d’autore. Delicato, elegante. Un piccolo capolavoro”.  Viene pubblicato in oltre cinquanta Paesi, e Barbieri viene invitato a suonare in molte capitali europee e perfino nel Paese del Sol Levante. L’anno successivo omaggia la figura del grande trombettista Chet Baker con l’album “Chet Lves!” primo album in lingua inglese del cantautore napoletano, realizzato in collaborazione con il trombettista Luca Aquino ed il pianista Antonio Fresa. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla presenza della cantante americana Stacey Kent (con la quale si esibirà poi sul prestigioso palco dell’Olympia di Parigi), oltre che dal cantautore brasiliano Marcio Faraco, del bassista Furio Di Castri e del flautista Nicola Stilo. “Cosmonauta Da Appartamento” , del 2015, è il quarto album di Joe Barbieri, registrato tra Napoli, Rio de Janeiro, Copenaghen, New York, Parigi e Madrid, con una vena tutta particolare, in quanto è ispirato alle poesie di Konstantinos Kavafis. Nel giugno del 2017 vede la luce il quinto album, dal titolo “Origami”, dalle tinte latin-jazz, impreziosito dalla presenza del trombettista Paolo Fresu, oltre che da Antonio Fresa (p.), Stefano Jorio (violoncello), Giacomo Pedicini (cb.) e Sergio Di Natale (batt.). “ Due sono i pilastri che nel jazz mi hanno forgiato – ha detto Joe Barbieri – Chet Baker e Billie Holiday” E dopo “Chet Lives!” non poteva mancare l’omaggio anche alla cantante, in occasione del 60° anno della sua scomparsa:  “Dear Billie” rappresenta una perla discografica illuminata dalla presenza di Pietro Lussu al piano, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Gabriele Mirabassi al clarinetto.

Art Gallery/Civico 103, Piazzetta Lucarelli, 16, 81031 Aversa (CE).               Per Info: 339 363 7267

Pasquale Gentile