I dipendenti dello stabilimento Jabil di Marcianise, impegnati da mesi in una vertenza con l’azienda che ha annunciato 350 esuberi su un totale di 700 addetti, hanno manifestato ieri mattina con un presidio all’esterno degli uffici della Regione Campania, al Centro direzionale di Napoli. “Abbiamo chiesto alla Regione – spiega Mauro Musella, della Uilm – di farsi da tramite verso il Mise affinché chiami Invitalia ad un impegno concreto nella presentazione di aziende rilevanti e accreditate per un rilancio definitivo del piano di ricollocazione”. Giovedì 23 gennaio è fissata una riunione al Mise in cui si farà al punto della vertenza. I dipendenti destinati al licenziamento (gli esuberi scatteranno il 23 marzo) dovrebbero essere in parte ricollocati in altre aziende secondo un piano non ancora definito, che genera preoccupazione tra i lavoratori. “Quello che abbiamo chiesto in Regione Campania – ha spiegato il rappresentante Fiom Michele Madonna – è che ci sia una forte attenzione su questa vicenda poiché non esistono vertenze di serie A e B e affinché il governo si faccia garante con il nuovo piano industriale dell’azienda”.
“Stiamo seguendo da mesi la vertenza della Jabil di Marcianise. L’unica strada da percorrere è quella di stipulare accordi di programma con l’azienda, come abbiamo fatto per la Whirlpool”. Lo ha dichiarato alla Camera di Commercio di Caserta il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Noi – prosegue il Governatore – possiamo accompagnare gli investimenti con agevolazioni fiscali, con misure di vario tipo e risorse fresche che possiamo mettere nell’ambito di accordi di programma. Ovviamente alla base ci deve essere la volontà degli imprenditori di mantenere qui la produzione, altrimenti tutto diventa più difficile”.
