Siamo alla fine del 2019, ci attenderà un 2020 di fuoco sopratutto per le elezioni comunali. Già in qualche articolo ho richiamato il ruolo del cattolico in politica e lo sottolineo nuovamente.Il cattolico deve avere a cuore l’uomo di qualunque razza e religione, sopratutto se ricopre cariche istituzionali. Posto, quindi, che come cattolici non possiamo che essere impegnati in politica, anche semplicemente con le nostre scelte, va aggiunto che chi si dedica direttamente alla “cosa pubblica” deve sì “sporcarsi le mani”, cercare la via della mediazione e dell’intesa in vista del bene comune, ma non deve abdicare ai propri valori. Tutto questo, poi, si realizza non con astratte riŽessioni, ma mettendosi in gioco, ascoltando le persone, andando nelle “periferie” di cui parla sempre papa Francesco, facendosi carico dei problemi concreti della gente, aiutando chi è nel bisogno. La presenza dei cattolici in politica non è solo costruzione di un partito nuovo o entrare in uno di quelli esistenti, ma impegno concreto per gli altri nel proprio paese, nel territorio in cui si vive, secondo le possibilità di ciascuno. Puntando sempre sul dialogo e sull’attenzione alle persone, specialmente quelle più deboli, contrastando ogni forma di odio, rancore, estremismo o violenza, che portano solo al conflitto e alla divisione, a una “guerra tra poveri” di cui si approfitta chi cerca solo il potere. Pensiamo ai giovani. Auguri per un nuovo anno.
Francesco Di Laora
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