Gli studenti dell’I.C. Calcara di Marcianise hanno deciso di rendere più bella la loro sala lettura e, con l’ausilio dei loro insegnanti, si sono armati di pennelli ed hanno reso più colorata e confortevole un luogo che, nel tempo, si era ridotto ad un ammasso di libri. Così racconta l’esperienza la prof.ssa Antonella Dollero, che è anche uno storico dell’arte: “Siamo partiti dall’individuare un’aula che fungesse da contenitore ad un contenuto già in dotazione alla scuola, appunto i libri. Abbiamo pensato d un posto che fosse il luminoso possibile. Ci siamo resi conto che, però, comunque la luce non bastava. Da qui l’idea di un dipinto su pareti e chi meglio di un grande astrattista come Mondrian (per il quale ogni linea che appare casuale è invece il frutto di un calcolo preciso, millimerico di equilibrio tra le parti), poteva fare da sfondo a tutto questo? Come spesso poi accade, le cose e le idee si materializzano in corso d’opera e così è stato con questa nostra biblioteca, che, però, è e sarà anche un laboratorio di esperienze, con proiezioni e cineforum, così come l’abbiamo pensato – appunto una Bibiolab. Abbiamo deciso di fare qualcosa di bello per noi, per la nostra comunità scolastica, qualcosa che potesse restare qui, sempre, qualcosa da dividere con gli altri, da Con-Dividere. Ma le idee non sono nulla, restano tali se non siamo circondati da persone che innanzitutto credano in noi, da altre che facciano come noi, e di altre ancora che si fidino di noi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la nostra Dirigente, la prof.ssa Francescaromana Boccini che, sin dal primo giorno, ha creduto in me, in noi, nella nostra capacità di fare un lavoro che potesse portare a realizzare tutto questo: a lei, e al suo staff va il mio più sentito grazie! Ma tutto questo non sarebbe stato possibile nemmeno senza la grande competenza tecnica di una collega, la prof.ssa Luisa D’anna, senza la quale non saremmo riusciti a tirare nemmeno una linea di questo bellissimo dipinto murale. E poi a loro, i ragazzi della 3B che si sono fidati di me, mettendo tutto il loro impegno e cuore nel fare tutto questo. Senza di voi, senza la luce che voi ci avete messo e quella che ci ha accompagnato in questi mesi, quella speciale di Enza, quest’aula sarebbe ancora tutta grigia”. La sala è stata intitolata alla prof.ssa Enza Di Dio, scomparsa lo scorso anno.
