“Ieri il mio sogno è culminato con questa vittoria. Devo ancora rendermi conto di tutto. L’emozione è stata talmente forte che non si può spiegare. Ringrazio intanto Miss Italia per avermi regalato questa opportunità e voi tutti per avermi riempita e ricoperta di affetto e sostegno durante il percorso”. Queste le prime dichiarazioni di Caterina di Di Fuccia ieri in un post su Instagram dopo essere arrivata tra le prime 10 tra 80 concorrenti ed aver conquistato la fascia di “Miss delle Miss” consegnatale dal ballerino Samuel Peron. Un riconoscimento prestigioso che le è stato conferito dalle miss storiche del concorso ovvero la fascia assegnata dalla qualificata giuria composta tutta da ex Miss Italia – come Federica Moro, Martina Colombari, Denny Mendez, Manila Nazzaro, Eleonora Pedron, Nadia Bengala, Gloria Zanin, Daniela Ferolla. Insomma ci sono tutti gli ingredienti affinché quella della 21enne marcianisana diventi una straordinaria avventura ed un primo passo sostanziale nel mondo dello spettacolo e della moda. La spinta nel televoto (gareggiava con il codice numero 65) da Marcianise, la sua città, ha sicuramente aiutato la ragazza a scalare la classifica, ma la sua sobria eleganza, il suo fine portamento, il suo sincero sorriso, sono stati elementi determinanti per bucare il video e convincere buona parte degli italiani a votarla e sostenerla.
Caterina Di Fuccia è partita con la fascia di Miss Rocchetta Bellezza Campania ed ha terminato con quella più prestigiosa di “Miss delle Miss”. La sua bellezza ha stregato tutti, permettendole di arrivare tra le finaliste che lo scorso 6 settembre si sono contese la fascia di Miss Italia. 21 anni, lo scorso 18 marzo, marcianisana doc, alta 1,75 m, occhi azzurri, fisico statuario, sorriso travolgente: Caterina si è imposta in tutte le tappe del più famoso concorso di bellezza della Penisola anche grazie ad una spontaneità ed un’eleganza difficili da trovare in una ragazza della sua età. La 21enne si è imposta nella tappa provinciale di Villa Lux a Casaluce, si è ripetuta in quella regionale di Salerno conquistando anche la fascia di miss Rocchetta bellezza campana, completando l’opera nelle semifinali di Mestre dove è risultata tra le 80 bellezze che hanno avuto accesso alla fase finale di Jesolo. Laureanda in scienze della formazione primaria all’università di Fisciano, Caterina si avvicina alla moda per caso. Sino ai 15 anni la sua passione era la danza, ma poi la folgorazione per la moda. Prima dei diciotto anni, ha già completato il corso di dizione e quello di portamento di cui oggi è docente. A dispetto della giovane età, nel suo curriculum, Caterina Di Fuccia ha già diversi lavori come modella e fotomodella anche se nel suo futuro si vede insegnante e presentatrice. È docente di Portamento e ballerina di balli Latino Americani. Vorrebbe diventare una maestra e lavorare nel campo della moda. La città si sta già mobilitando per una grande festa.
Un ascolto di 2.679.000 spettatori, con uno share del 19,60 per cento e un picco del 25,38 al momento dell’elezione di Carolina Stramare, ha segnato il successo della finale di Miss Italia 2019 condotta da Alessandro Greco e trasmessa, dopo sei anni da Rai 1, dal PalaInvent di Jesolo. Nella conferenza stampa che ha chiuso questa edizione, Patrizia Mirigliani ha detto che “si tratta, in cifre, del secondo ascolto stagionale di questi ultimi tempi su Rai 1, dopo ‘Ballando con le stelle’. Merito di un lavoro straordinario di Infront, della rete, del regista, dello scenografo e dei magnifici autori di un programma che praticamente ha visto nascere il progetto un mese fa! Certo – ha aggiunto – essere costretti a difendersi da attacchi di chi non conosce Miss Italia e che, nonostante gli inviti, non viene a vedere il concorso, è assurdo”. In merito alle osservazioni dell’on. Boldrini, rispondendo ad una domanda, la patron ha detto: “Alcune critiche ci feriscono perché sono ingiuste, immotivate. La mercificazione del corpo delle Miss è un concetto che non ci appartiene, né ora né mai. Chi sostiene questo riferendosi a Miss Italia è come se bestemmiasse in chiesa”.
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