Continua la collaborazione tra la Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma e l’artista marcianisano Tonino Zinzi. Dopo la donazione di 5 opere di Zinzi che hanno arredato la sala di attesa del cinema presente all’interno del nosocomio romano, altre 11 tele del pittore saranno esposte presso l’Uoc Clinica Urologica diretta dal prof. Pierfrancesco Bassi. L’arte come sollievo per i pazienti e i loro familiari è alla base del progetto che coinvolge il Policlinico Gemelli e l’artista di Marcianise che donerà le proprie opere, apprezzate e quotate da numerosi collezionisti e galleristi europei.
Artista versatile e dotato di una tecnica personalissima, Zinzi si esprime attraverso pittura che presenta toni, colori e aspetti costantemente mutevoli. La sua arte tuttavia conserva sempre un gusto raffinato e composito e denota influenze di culture figurative diverse. Essa si fonda sull‘equilibrata armonia compositiva fra colore e forme che, per certi versi, sembra richiamare l’opera del De Pisis e, per l’ansioso colloquio con le cose, il tardo insegnamento di Mafai. Fedele ad un ideale di distacco, di semplicità e di chiarezza, l’artista esprime questo raggiunto equilibrio in composizioni nitide e gradevoli; egli sa trarre dalla sobria linearità neofigurativa un’essenzialità di simboli e di contenuti idealizzatori assai apprezzabili. Tonino Zinzi è nato a Marcianise nel 1939, dove vive. Imprenditore commerciale in pensione, autodidatta nel campo artistico, ha sempre sentito il bisogno, durante i ritagli di tempo libero, di dedicarsi alla pittura, inventando e traducendo in colori le sue emozioni ed i suoi stati d’animo. Senza mai seguire canoni precisi e senza alcuna formazione tecnica ha realizzato decine e decine di opere dalle quali traspaiono i molteplici ed ingenui piaceri e le geniali ed originali forme delle sue composizioni caleidoscopiche e delle sue nature morte. L’acrilico, l’olio, la tempera ed il collage sono i materiali da lui preferiti per tradurre sulla tela le sue fantastiche sensazioni interiori ed il suo mondo senza vincoli. La sua pittura non si pone mai come fine un illusorio valore venale, ma e solo il finale appagamento dei suoi sensi e dei suor tormenti.