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Il soggetto del libro “La Santa Piccola”, dello scrittore marcianisano Vincenzo Restivo, supera la prima selezione alla biennale del cinema di Venezia

Il soggetto del “La Santa Piccola” ha superato la prima selezione alla biennale del cinema di Venezia e con molta probabilità diventerà un film e sarà diretto dalla regista Silvia Brunelli e la produzione della Raindogs di Roma. La Santa Piccola è tratta dal libro dello scrittore marcianisano Vincenzo Restivo.

Mario, Lino e Assia. Diciassette anni. Tre realtà all’interno dello stesso stabile: una palazzina popolaredi Forcella dove le case vecchie hanno l’odore del metano a causa delle tubature usurate e dove l’omertà e la superstizione hanno più valore delle buone azioni. Per le precarie condizioni economiche, Lino e Mario sono costretti a prostituirsi. Un’adolescenza contagiata da un mondo di adulti fin troppo sporco, carnefice della loro innocenza. La violenza diventa, allora, l’unica alternativa di sopravvivenza. E in tutta questa violenza, violento diventa anche l’amore, perché non ricambiato. A Mario i maschi non piacciono, dice lui, è roba da ricchioni, ma poi è innamorato di Lino che è anche il suo migliore amico e con Lino ci farebbe tutte le cose più pesanti che si fanno con le femmine.  Lino però è innamorato di Assia e lei lo ricambia allo stesso modo, malgrado l’opposizione della famiglia, perché è diventato un tipo violento da quando gli hanno ammazzato il padre per un debito con la camorra e da quando vive solo con una madre in pieno esaurimento nervoso. Poi c’è Annaluce, nove anni, che tutti chiamano La Santa Piccola che a un certo punto dice di avere le stimmate e di vedere la madonna. Forcella diventa così teatro di un prodigio, invasa da una folla di fedeli in attesa di un miracolo. E anche Mario, Lino e Assia chiedono il loro miracolo, la loro richiesta d’aiuto, il loro bisogno d’amore in un mondo che li vede fin troppo randagi. E quelgrido di disperazione sarà anche la ragione del drammatico epilogo.

Vincenzo Restivo è nato a Caserta il 26 Novembre 1982. Si laurea in lingue e letterature straniere specializzandosi in lingua e letteratura portoghese con una tesi sulla letteratura infantile della scrittrice portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen. Mediatore linguistico e culturale, scrittore e traduttore. Insegna lingue e letterature straniere. Attivista per i diritti degli omosessuali tramite l’associazione RAIN Arcigay Caserta dove è consigliere e delegato alla Cultura. Esordisce in Watson edizioni nel 2013 con L’abitudine del coleottero, romanzo di formazione a tematica LGBT, segue, sempre con Watson edizioni, nel 2014, il romanzo Quando le cavallette vennero in città e nel 2015 Il tempo caldo delle mosche, terzo e ultimo capitolo della Trilogia degli insetti. Nel 2106 esce Storia di Lou romanzo sulla perdita dell’innocenza e sull’identità di genere. Nello stesso anno, per la Milena Edizioni, pubblica il romanzo breve“La Santa piccola”. Insegna Lingue e Letterature straniere a Firenze.

Silvia Brunelli  nasce a Roma il 1 aprile 1988. Si avvicina al linguaggio cinematografico verso i 16 anni attraverso l’editing video, e continua a coltivare la sua passione per il cinema anche durante gli studi di Giurisprudenza prendendo lavori come stagista nel reparto regia e produzione. La sua è stata una formazione pratica che si è sviluppata in anni di collaborazioni sui set ma, oltre alle competenze acquisite attraverso il lavoro diretto, ha approfondito la sua formazione vincendo una borsa di studio alla New York Film Academy e studiando sceneggiatura con Daniela Ceselli. Lavora come assistente regia e come aiuto regia. Tra il 2018 e il 2019 ha lavorato per produzioni come Wildside e Cinema11, per registi come Riccardo Milani, Alessio Maria Federici e Gianni Costantino . Nel frattempo ha portato avanti i suoi progetti nelle vesti di autrice: ha scritto e diretto il cortometraggio “Organismi multipli” e “Tutto il mondo è paese”, con quest’ultimo vincendo alcuni premi e concorrendo tra i corti finalisti in diversi festival. Inoltre, da questo cortometraggio è nata l’idea di Diritto al Corto ! Festival Internazionale del cortometraggio socio giuridico, un’iniziativa promossa dall’Università degli studi di Roma Tre e patrocinata dal MIBACT e dalla Regione Lazio. Al momento Silvia ha in progetto la produzione di un cortometraggio di animazione dal titolo “Al primo colpo non cade la quercia” e di un live action ispirato ai fatti di Caivano “Assemblea straordinaria per rumori molesti durante l’ora del riposo”, tematica ricalcata anche ne progetto della sua opera prima “La Santa Piccola” attraverso le vicende della piccola Annaluce.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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