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Truffavano gli anziani facendosi consegnare gioielli e denaro, sgominate due bande: 6 arresti

Truffavano gli anziani, spostandosi in un territorio compreso tra il casertano, il napoletano e il salernitano, fino alle province di Potenza, Campobasso e Isernia. I carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di 6 persone, di cui ora tre sono in carcere, una agli arresti domiciliari e due con obbligo di dimora del comune di residenza. Agli indagati sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe e sono 17 gli episodi specifici, consumati o tentati sempre ai danni di anziani. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di una somma complessiva di 25.500 euro, pari al danno provocato alle vittime. L’indagine è cominciata a fine 2017 dopo una recrudescenza del fenomeno. Intercettazione telefoniche e mirati servizi di osservazione e pedinamento hanno permesso di acquisire informazioni determinanti per l’inchiesta e di arrestare in flagranza alcuni esecutori materiali delle truffe. I militari dell’Arma hanno scoperto cosi’ due distinte bande specializzate.

Il primo gruppo è composto da tre dei destinatari della misura della custodia in carcere; due si occupavano d’individuare il Comune dove operare, di selezionare le vittime, e fornire gli apparecchi telefonici ed i veicoli utilizzati per commettere le truffe, mentre il terzo complice era invece l’esecutore materiale delle truffe. Grazie al suo aspetto ben curato, soprattutto per il tratto ed il corretto modi di esprimersi in lingua italiana, l’uomo si presentava presso le abitazioni delle vittime dicendo di essere un collaboratore di uno studio legale dopo che l’anziano aveva ricevuto una telefonata da uno della banda che si spacciava per il figlio o il nipote, convincendole della necessità di dover corrispondere urgentemente all’avvocato una somma di denaro, a titolo di onorario legale, per consentire al parente di poter incassare un assegno emesso in suo favore all’esito di una pratica risarcitoria. Per precostituirsi un alibi nel caso di controlli delle forze dell’ordine, la banda rispondeva agli annunci di compravendita auto del sito Subito.it nel Comune ove si intendeva portare a termine la truffa e contattavano l’inserzionista per fissare un appuntamento per il giorno in cui compiere il colpo. Tuttavia l’esecutore materiale delle truffe è stato arrestato in flagranza dai carabinieri di Caserta a Benevento il 28 agosto 2018, subito dopo essersi fatto consegnare gioielli in oro da una 84enne. Il secondo gruppo invece utilizzava la ‘truffa del pacco’. Uno della banda individuava la vittima, persone in età avanzata e che vivono da sole, e ne acquisiva i numeri telefonici; procedeva poi a contattarla fingendosi figlio o nipote, gli diceva di avere problemi a ritirare un pacco urgente che un corriere sarebbe passato a consegnare. Ottenuta la disponibilità della vittima ad anticiparne il pagamento al posto suo, la intratteneva al telefono mentre gli altri due andavano a consegnare il pacco, contenente di solito un bagno schiuma o dei calzini, ricevendo in cambio la somma concordata per poi dileguarsi. Gli anziani avevano poi una scarsa propensione a denunciare le truffe.