“Pensavo di aver preso un palo”. Cosi’ si è giustificato durante l’interrogatorio A.C., il 41enne di Caserta fermato questa notte dai carabinieri di Aversa per aver investito ieri, uccidendoli, i due immigrati ventenni che percorrevano in bicicletta la SS7Bis, all’altezza di Teverola. I militari dell’Arma, in collaborazione con la polizia, coordinati dalla procura di Napoli Nord, sono arrivati all’uomo grazie a una capillare ricerca in tutte le carrozzerie prima della zona aversana e poi proseguendo sul Casertano. Proprio parcheggiata davanti a una carrozzeria di Caserta, i carabinieri hanno notato una Bmw X3 con evidenti segni di un incidente che presentava in un punto tracce di sangue e pezzi di brandelli del pantalone di uno dei due ragazzi morti investiti. Il 41enne, con precedenti per furti, rapina e truffa, e’ stato rintracciato mentre era a casa dei genitori. Portato in caserma questa notte, durante l’interrogatorio ha raccontato che la notte precedente stava percorrendo la SS7Bis quando improvvisamente ha sentito un urto violento ma ha proseguito la corsa perché pensava di aver preso un palo, aggiungendo che si sarebbe fermato dopo qualche minuto perché aveva forato una ruota e di essersi fatto aiutare da alcuni passanti, ma poiché la macchina non partiva avrebbe chiamato un carro attrezzi facendola portare nella carrozzeria dove poi è stata trovata parcheggiata. C. ha rifiutato di sottoporsi ai test per droga e alcol.