C’è più vita nel Teatro o più teatro nella vita? Me lo sono chiesto più volte e, questa volta, non voglio sottrarmi dal dare una risposta: Il Teatro fonda ed attinge dalla vita e la vita trova la sua rappresentazione scenica nel Teatro. Ha avuto luogo oggi, 14/02/2019 l’incontro degli alunni della “ Cavour” di Marcianise del dirigente Aldo Improta con la Compagnia dell’OVO di Raffaele Patti.
Semplicemente esemplare il comportamento che i docenti e gli alunni hanno tenuto lungo tutto il percorso per raggiungere il teatro Ariston di Marcianise ma veramente encomiabile quanto hanno saputo esprimere durante tutta la rappresentazione, tributando esilaranti risate durante le situazioni di comicità e momenti di compenetrazione e visibile commozione nel corso delle situazioni drammatiche che, gradualmente, andavano delineandosi, ad una compagnia sempre più galvanizzata dalla attiva partecipazione di pubblico. L’incontro era stato programmato nell’ambito delle attività extracurricolari approvate dal Collegio dei Docenti.
Un appuntamento ormai annuale, quello con il teatro, sempre di grande apporto educativo che sottolinea ancora una volta l’insegnamento che può venire da eventi e situazioni che pur ripetendosi nel tempo trovano piena attualità nelle vicende dei nostri giorni.
Bravi davvero gli attori della compagine (Teresa Perretta Cloe Greta Lettieri, Paolo Nicolella, Antonio De Filippo,Fausto Bellone, Tina Gesumaria, Gianpiero Laudato) diretta da Raffaele Patti ai quali vanno, a buon diritto, aggiunti i tecnici dei suoni e delle luci del server Andrea Laurenza.
Inesauribile la valanga di domande poste agli attori che ancora una volta hanno saputo coinvolgere la versatilità e l’intelligenza degli alunni e che solo per problemi di tempo ha dovuto aver fine.
Eccellente il testo “Napoli Milionaria” commedia teatrale del grande Eduardo che ancora una volta affronta il problema della difficile coesistenza della legalità e della moralità.
Di grande ed innegabile verità la rappresentazione del ladro che, a differenza di tanti altri ruoli ricoperti ogni qual volta si presentano situazioni difficili, non trova tratti di eroismo o di grande visibilità. Costui che raccoglie sempre il disprezzo, il giudizio riprovevole di tutti , purtroppo, frequentemente, nell’immaginario collettivo viene impersonato dal napoletano che, a seconda dei momenti , dei luoghi e delle circostanze viene identificato nel meridionale e addirittura nell’italiano. Ciò che però si tende a non esporre nella dovuta evidenza è il fatto che accanto ad un ladro ce n’è sempre un altro non necessariamente “Napoletano” o un connivente “Internazionale” pronto a raccogliere il frutto delle sue malefatte.
Non è un eroe il protagonista, è un uomo. Un uomo che ha sofferto e continua a soffrire continuando a mantenere la capacità empatica di saper comprendere. Di conseguenza capace di “non vedere” quando c’è “solo da capire” ; comportamenti umani che fondano non sui valori del momento ma sui princìpi imprescindibili del genere umano e che tracciano la via per una morale spesso di difficile comprensione.
Situazioni incresciose dettate e determinate dai fatti, dai luoghi, dai momenti difficili da vivere, difficili da spiegare, difficili da comprendere, che, come sintetizza in una grande battuta il grandissimo Eduardo, richiedono una cosa sola: “ADDA’ PASSA’ A NUTTATA”
Pasquale Giuliano