Una discussione appassionata intorno all’importanza del recupero dei beni culturali che ha coinvolto il pubblico presente nella sala convegni del Palazzo Monte dei Pegni venerdì 28 dicembre 2018. L’occasione era la presentazione del libro “Palazzo d’Avalos e l’ex carcere di Procida: il complesso monumentale rinascimentale tra passato presente e futuro“ dell’architetto programmatrice e pianificatrice Rosalba Iodice, marcianisana che oggi vive proprio a Procida.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Elpidio Iorio, che ha letto una lettera inviata per l’occasione dal giornalista Antonio Lubrano, procidano di nascita, ha introdotto i lavori il prof. Mimmo Rosato, a nome delle associazioni che compongono il “Gruppo Agorà, organizzatrici, con l’autrice del libro, dell’evento. L’ex sindaco Tommaso Zarrillo, nella prima parte del suo intervento, si è soffermato sul libro, sui documenti consultati e sulle immagini. Poi ha voluto ricordare l’impegno di Rosalba Iodice come assessore all’urbanistica nella giunta da lui guidata elencando una serie di interventi che si fecero all’epoca su Piazza Padre Pio, sull’area ex 167, ed altri interventi urbanistici, portando a termine risultati tangibili e oggi fruibili ai cittadini, senza i clamori a cui ci stiamo abituando nell’era moderna. L’arch. Francesco Escalona ha parlato dell’impegno e del talento dell’autrice del testo e delle prospettive che possono aprirsi per la zona flegrea attraverso gli interventi proposti. Infine l’autrice Rosalba Iodice ha raccontato, attraverso le immagini proiettate sullo schermo, l’intero sua opera. Denominatore comune degli interventi: la possibilità che il lavoro per il riscatto di Procida, da isola del carcere a terra ricca di storia e di potenzialità, possa ripetersi anche in altri territori. Il degrado può diventare un’occasione di recupero e di sviluppo per i territori.
