Si chiama Enza Rossano, marcianisana classe 1991. Lo scorso 9 novembre ha coronato un suo sogno inaugurando a Caserta in via Amato un salone da parrucchiere pienamente accessibile ai disabili in carrozzina. Lavare e tagliare i capelli da un parrucchiere quando si è in sedia a rotelle non è facile. Trovare una posizione comoda, prendere posto nelle sedie per lo styling può richiedere un impegno tale da trasformare un momento di piacere in una fatica da evitare. “JoSa” è un salone innovativo pensato per fare in modo che disabili, anziani e persone a mobilità ridotta ritrovino comfort e benessere, mettendo cliente e professionista dei capelli nella condizione di dover lavorare ed essere servito in comodità. Il locale è dotato di una postazione lavatesta dedicato alle persone in sedia a rotelle in modo da rendere il servizio accessibile a tutti.
“Sono cresciuta – spiega Enza Rossano – con mia cugina che era su una sedia a rotelle. Io non ho mai visto la “sediolina” come un ostacolo, ma solo come un mezzo per poter camminare. Crescendo e frequentando gli stessi posti mi sono resa conto che la “sediolina” rappresentava si un mezzo per camminare, ma allo stesso tempo era anche un ostacolo! Ogni volta che andavamo dal parrucchiere infatti la sedia a rotelle impediva a mia cugina di fare lo shampoo in quanto i parrucchieri non avevano lavatesta idonei. Oggi ho realizzato il mio sogno aprire un salone che permetta a chi come lei ha voglia di uscire, di farsi acconciare i capelli insieme a tutte le altre persone senza segregarsi in casa, perché nonostante tutto aveva una voglia di vivere immensa”.
“Sono cresciuta – spiega Enza Rossano – con mia cugina che era su una sedia a rotelle. Io non ho mai visto la “sediolina” come un ostacolo, ma solo come un mezzo per poter camminare. Crescendo e frequentando gli stessi posti mi sono resa conto che la “sediolina” rappresentava si un mezzo per camminare, ma allo stesso tempo era anche un ostacolo! Ogni volta che andavamo dal parrucchiere infatti la sedia a rotelle impediva a mia cugina di fare lo shampoo in quanto i parrucchieri non avevano lavatesta idonei. Oggi ho realizzato il mio sogno aprire un salone che permetta a chi come lei ha voglia di uscire, di farsi acconciare i capelli insieme a tutte le altre persone senza segregarsi in casa, perché nonostante tutto aveva una voglia di vivere immensa”.
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