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Incendio Lea a Marcianise, vigili del fuoco all’opera anche ieri. In attesa dei rilievi dell’Arpac indaga la magistratura. I calciatori del Montesarchio rifiutano di giocare a Marcianise per via dei “fumi tossici”

I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la giornata di ieri al fine di bonificare l’azienda di rifiuti ubicata nell’area industriale di Marcianise, la Lea Srl, andata a fuoco nella mattina di venerdì 26 ottobre. Ancora fumo, ancora focolai sotto l’enorme massa di rifiuti stoccati irregolarmente, secondo la magistratura, e per questo sotto sequestro dal 12 ottobre scorso. Nei pressi del rogo si sono recati anche i volontari del Comitato Fuochi Marcianise, l’associazione ambientalista che si occupa da anni del problema, per constatare la situazione. Ha suscitato molte perplessità la comunicazione dell’Asl di Marcianise che pur individuando una zona rossa (Via Dante Giacosa dove ha avuto origine l’incendio, Via G.B. Pirelli, Via R. Piaggio che decorre perpendicolarmente alle prime due, fino alla rotonda da cui si accede alla Zona ASI), ha spiegato che “la popolazione residente nel Comune di Marcianise e nei Comuni limitrofi (Recale, Capodrise, S.Marco Evangelista, Macerata Campania Portico di Caserta) non è stata interessata dalla dispersione dei fumi provenienti dalla combustione dell’impianto”. L’Arpac fa sapere che fin dalle ore immediatamente successive all’innesco dell’incendio, è intervenuta sul posto con mezzi e tecnici del dipartimento di Caserta. Come di consueto, gli aggiornamenti sul monitoraggio dell’aria nella zona interessata dalle fiamme saranno pubblicati sul sito internet dell’Agenzia non appena disponibili. L’esito dei rilevamenti dipenderanno anche dalle centraline mobili che sono state posizionate, come in simili circostanze, presso l’ospedale cittadino, il Centro Commerciale Campania e in Piazza Principe di Napoli. Intanto, continuano le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, che già aveva svolto l’inchiesta che ha portato al sequestro. La magistratura dovrà accertare se il rogo sia stato di origine dolosa, cioè se qualcuno si è introdotto all’interno del sito di stoccaggio per appiccare il fuoco, considerando che l’azienda era sotto sequestro e l’accesso doveva essere impedito a tutti.

Infine ieri la U.S. Marcianise ha comunicato che la partita di calcio Marcianise – Montesarchio non si è disputata in quanto la squadra beneventana non è scesa in campo. Ecco la dichiarazione del presidente del club sannita Tommaso D’Ambrosio: “In virtù dei fatti accaduti il giorno 26 ottobre 2018 riportati da tutti i di tg nazionali in cui si parla di grave disastro ambientale (così come riportate anche dal sindaco Velardi) derivante dal grave incendio dello stabilimento LEA (smaltimento rifiuti tossici e non) di Marcianise, la società AC Montesarchio 1950 comunica di non voler disputare la gara odierna prevista sul campo della U.S. Marcianise. È incomprensibile pensare di disputare una gara su un terreno di gioco situato in prossimità dello stabilimento Lea, la società Ac Montesarchio 1950 non intende in alcun modo mettere a rischio la salute dei propri tesserati derivante da inalazioni di polveri e fumi tossici scaturite dalla combustione”.

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Alfonso Alberico - Marcianise