Un successo straordinario per il “Laccio d’Amore” al Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada tenutosi dal 13 al 16 settembre 2018 nel centro storico di Verona. Ad interpretare l’antico ballo propiziatorio nostrano, l’Associazione Cattolica di Volontariato “S. Simeone” di Marcianise presente al festival per il secondo anno. Non più relegati in piazze secondarie, come lo scorso anno, ma nella principale Piazza Erbe, così come a Porta Borsari, Piazza Anastasia, Piazza Duomo, dove i volontari marcianisani hanno coinvolto centinaia di persone, locali e turisti, al “Laccio d’Amore”, ballo propiziatorio di origini antichissime che racconta il profondo legame tra le persone e il territorio campano. La sua corretta esecuzione aveva un importantissimo significato per la popolazione perché rappresentava auspicio di prosperità, ricchezza e buona sorte. Duecentocinquantamila spettatori che nei giorni della manifestazione hanno potuto passeggiare per le via del centro di Verona osservando giochi e ascoltando gruppi musicali folkloristici.
Tocatì è un termine dialettale tipico veronese che significa Tocca a te, è il tuo turno. I giocatori arrivavano da tutta Italia e dall’estero per riempire le strade e le piazze di Verona. Hanno portato con se i loro giochi, i loro gesti e le loro tradizioni per trasmetterle e trasformare la città di verona nella Capitale Mondiale del Gioco Tradizionale. Ideatrice del Tocatì è l’Associazione Giochi Antichi, realtà che è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento unico per chi studia e fa ricerca sul tema del gioco tradizionale con relazioni ed attività a carattere nazionale ed internazionale.
“E’ stata una esperienza bellissima – spiega il presidente dell’associazione Orazio Pezzella che è stato anche intervistato dal Tg1 della Rai nella edizione delle 20.00 di sabato scorso 15 settembre. “Siamo stati orgogliosi di mostrare questo nostro ballo a persone che non lo conoscevano e che si sono fatte entusiasticamente coinvolgere. Lo speaker del festival ha più volte spiegato la nostra provenienza e siamo stati felici del fatto che ci hanno raggiunti tanti marcianisani che vivono nel Veneto”.
Per chi volesse vedere il servizio su Rai Uno (clicca qui) – Minuto 33