Si chiama “La vita che si ama” il tour che ieri, 12 settembre 2018, ha portato, nella cornice di Piazza Umberto I a Marcianise il cantautore Roberto Vecchioni per il concertino della Festa del Crocifisso organizzato dal Comune di Marcianise. Un tour ispirato all’ultimo libro dell’artista edito da Einaudi e intitolato ‘La vita che si ama. Storie di felicità’, in cui Vecchioni canta le sue storie attingendo alla propria biografia per costruire un vero e proprio manuale su come imbrigliare la felicità, senza farla scivolare via. Durante il concerto, in cui l’artista ha alternato dialoghi e canzoni, i racconti autobiografici si sino intrecciati a 45 anni di successi di uno dei padri storici della canzone d’autore, per ripercorrere i ricordi e le speranze del poeta della musica italiana. Il filo conduttore dello spettacolo, dunque, è stato quello dei frammenti della memoria personale di Vecchioni racchiusi nelle canzoni, da quelle meno consuete come ‘Stelle’ e ‘Figlio, figlio, figlio’ a ‘Sogna ragazzo sogna’. Non sono mancati i classici, da ‘Luci a San Siro’ a ‘Chiamami ancora amore’. Il concerto, iniziato alle 22.00, ed è stato un crescendo, circa due ore senza sosta. 75 anni e non sentirli: presenta la band, c’è metà della PFM. Inizia con Stranamore (pure questo è amore), poi Bandolero stanco, La mia ragazza. Fino a mezzanotte tutto d’un fiato. Ad ogni canzone la sua introduzione puntuale. Roberto Vecchioni è sposato con la scrittrice Daria Colombo, ha quattro figli e vive a Milano. E’ nato a Carate Brianza il 25 giugno 1943 da genitori napoletani. Nel giorno in cui inizia la scuola in Campania, Vecchioni ricorda di aver insegnato 28 anni in un liceo classico a Milano.
Il prof. Roberto Vecchioni incanta il pubblico in Piazza Umberto I
13 Set 2018
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