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Il libro “Il Tempo della Canapa” di Donato Musone catalogato nel Museo della Canapa di Sant’Anatolia in Umbria

Il libro “Il Tempo della Canapa, un primato nazionale della canapicoltura” di Donato Musone, è stato catalogato nel Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco (Perugia). Il libro fu consegnato, lo scorso luglio, nelle mani della direttrice del museo, Glenda Giampaoli, da parte di un nostro concittadino, Salvatore Sibona, che vive in Umbria per lavoro. Un ulteriore riconoscimento per l’appassionato cultore di storia patria marcianisano che ci regala una appassionante ricostruzione della storia della preziosa coltura agricola nella città di Marcianise. La ricerca, iniziata nel 2012 e patrocinata dal Comune di Marcianise, ha trovato la sua sintesi in una elegante pubblicazione (volume II della Storia Civile di Marcianise) edito dalla Collana “Risvegli Culturali”. Dai documenti, puntualmente citati dal Musone, si evince che nell’Agro di Marcianise si coltivava la canapa sin dal 1600. La presenza dell’esistenza di una industria della canapa la si ritrova nei Catasti Onciari del 1743 e 1754 e poi ben esplicata nella “Relazione sulla Canapa” del 1815, negli scritti di Muzio Novelli  del 1909 e del 1924. Completano l’opera, oltre agli opuscoli di Pasquale Rossi, Francesco Fraio, Federico Scialla e Pietro Zinzi, la proposizione di foto d’epoca, molto suggestive ed inedite, tratte dagli archivi privati di alcune famiglie di Marcianise. Insomma un vero e proprio punto di riferimento per quanti vogliano approfondire il tema anche in vista di un possibile ritorno alla suddetta coltivazione agricola dopo l’abbandono negli anni ’60 dello scorso secolo.

Dal Libro “Il Tempo della Canapa”, p.114, Ed.2017 riproponiamo il seguente testo: “….La gioia di una donna nell’aver tra le mani la ricchezza del prodotto finito ricavato dalla canapa il muòglio di tela che, fin dai tempi remoti serviva per realizzare il corredo alle donne. Da un atto notarile del Notaio Giaginto Gaglione, (Raccolta 1701-174, Atto 1 novembre, a p.100, apprendiamo che il Muòglio all’epoca corrispondeva alla misura equivalente a ventisei braccia…
A p.22 – Progetto Gastroenoculturale…- Gli Alimenti Di Marcianise e suo Circondario del 1815: il Baccalà insieme ad altri erano cibi preferiti dei nostri antenati (contadini) che durante la coltivazione dellaCanapa e lavori in genere, ne facevano uso, in particolare la sera quando al ritorno della campagna tanti contadini si recavano nelle cantine/bettole/locande (a Marcianise nella statistica di fine ottocento ne erano quasi n.105). Il contadino si rifocillava con un pezzo di baccalà fritto, rane, alici, sarde, anguille e lupini e bevevano tantissimo vinoooo, e tornavano a casa quasi sempre “scellati” e spesso nelle famiglia accadeva “a fin r’munn“.
Il libro è acquistabile presso l’Edicola Laurenza Viale delle Vittoria Marcianise; Edicola Cangiano via Roma Marcianise; Libreria Neapolis di Cirillo Annamaria – 4, Via S. Gregorio Armeno – Napoli. 
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Alfonso Alberico - Marcianise

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