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Rogo azienda rifiuti a Pascarola: vigili del fuoco ancora al lavoro. L’Asl: “Lavare i prodotti agricoli”. Arriva relazione dell’Arpac su diossine. Ministro Costa: “Questi siti diventino sorvegliati speciali il prima possibile” [Guarda Foto]

I vigili del fuoco hanno continuato a lavorare per tutta la notte e la situazione resta grave. E’ stata isolata l’area interessata all’incendio con dei grossi carichi di terreno, mischiati con dell’acqua, formando una barriera per stringere il cerchio delle fiamme. Grazie a questo sistema, gran parte dell’incendio è stato arginato. I lavori si sono protratti per tutta la notte e continueranno oggi. I materiali presenti all’interno dell’edificio, balle di carta e plastica, sono stati trasportati in altri siti di stoccaggio. Sul posto oltre ai vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono presenti i vigili urbani di Caivano per sorvegliare la zona. Solo un operaio è stato ricoverato, per intossicazione, all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Nessun ferito.

Di seguito il documento redatto dall’Asl Napoli 2 Nord a seguito del sopralluogo presso l’Azienda Di Gennaro S.p.a. sita in Caivano Zona ASI località Pascarola dopo l’incendio indirizzata ai comuni del circondario (Caivano Cardito Crispano, Afragola, Frattamaggiore, Acerra, Marcianise, Orta di Atella): “A seguito incendio sviluppatosi presso l’ azienda di cui all’oggetto è stato effettuato un sopralluogo in data 25 luglio 2018 ore 15:00. All’atto del sopralluogo erano presenti Vigili del Fuoco, Carabinieri della tenenza di Caivano, Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli, Polizia Municipale di Caivano, Polizia di Stato ed Arpac di Napoli. Durante il sopralluogo è stato verificato che l’incendio ha interessato materiale in plastica che hanno generato una colonna di fumo nero altissima che si è estesa su una area abbastanza vasta che probabilmente ha interessato tutti i comuni in epigrafe. Pertanto si chiede ai sigg. Sindaci di ordinare per motivi urgenti e contingibili a tutela della salute pubblica: alla popolazione di lavare in modo efficace i prodotti agricoli; ai Presidi Ospedalieri di chiudere l’impianto di climatizzazione \ servizio delle sale operatorie e della radiologi; di comunicare ai responsabili dei mercati ortofrutticoli di invitare gli acquirenti a lavare i prodotti alimentare in modo efficace; di consigliare alla popolazione esposta di uscire il meno possibile al fine di evitare l’eventuale esposizione alle sostanze aero disperse prodotte durante l’ incendio; di tenere chiuso porte e infissi per quanto possibile. L”Arpac di Napoli ha posizionato una stazione di campionamento ad alto volume per la determinazione delle diossine i cui esiti saranno comunicati alle autorità in indirizzo ed agli scriventi per ulteriori determinazioni”.

Ecco il documento redatto ieri dall’Arpac (Agenzia regionale protezione ambientale Campania): “L’Arpac, intervenuta prontamente  in seguito all’incendio divampato  presso il deposito della ditta di recupero rifiuti “Di Gennaro Spa” di Caivano, intorno alle 13.00, è tuttora presente con tecnici e mezzi sull’area interessata. Purtroppo sono  ancora in corso le operazioni di spegnimento che non hanno permesso un intervento diretto sul sito. I tecnici hanno istallato due campionatori di monitoraggio delle diossine: uno nel centro abitato limitrofo (a circa 500 metri dal deposito) e l’altro nel Comune di Marcianise, presso il Centro Campania. Durante l’intervento è stato scrupolosamente seguito anche il decorso della nuvola di dispersione dell’incendio che, nelle prime ore pomeridiane, si è sviluppata verso l’alto e da nord verso sud. Nel pomeriggio a quota più bassa, da Ovest verso Est. La centralina di monitoraggio più vicina ubicata presso lo Stir di Caivano non è stata interessata dai fumi dell’incendio e pertanto sinora non ha registrato picchi elevati di concentrazioni. Nei comuni circostanti (Acerra, Casoria e Marcianise) sono presenti ulteriori stazioni di monitoraggio della Rete Fissa qualità dell’aria Arpac che non hanno evidenziato valori critici dei parametri monitorati. I risultati sono aggiornati ogni ora sulla sezione “Qualità dell’Aria” del sito istituzionale dell’Agenzia. Domani mattina sarà istallato un laboratorio mobile”.

Dichiarazione Ministro per l’Ambiente Sergio Costa: “Sono a conoscenza di ciò che sta accadendo a Caivano: l’ennesimo rogo tossico a un impianto di stoccaggio. Ancora una volta migliaia di cittadini ostaggio del fumo e della paura. Anche se nel mio recente passato mi sono occupato in prima persona di roghi tossici, ogni volta che vedo queste immagini a me fa male come se fosse la prima volta. Voglio precisare che fin da subito mi sono messo in contatto con la prefettura e le forze dell’ordine e i cittadini, giustamente allarmati, mi stanno inviando foto, video e aggiornamenti costanti. Come sapete da appena una settimana è partita la macchina organizzativa per rendere questi siti sorvegliati speciali in base alla decisione del ministero dell’Interno presa su nostra richiesta e sollecitazione. Ma bisogna fare uno sforzo in più. Chiedo a tutte le Prefetture d’Italia di accelerare i tempi, considerate le temperature elevate di questo periodo, affinché questi siti diventino sorvegliati speciali il prima possibile. Sto lavorando dal primo giorno per ridurre questi fenomeni. Non lasceremo solo nessuno”.

«Un incendio è un incendio, due incendi sono una coincidenza, ma tre incendi fanno una prova. C’è puzza di bruciato dietro l’escalation di incendi sospetti che nell’ultima settimana stanno colpendo impianti di gestione e stoccaggio dei rifiuti in Campania. È evidente che qualcosa non torna, da tempo guardiamo con crescente preoccupazione questa strana suscettibilità al fuoco che colpisce le imprese che lavorano nel settore dei rifiuti nella nostra regione. È necessario uno sforzo ulteriore da parte dell’autorità giudiziaria e di controllo per comprendere se esiste un filo conduttore tra tutti questi casi che sta scatenando una nuova guerra dei rifiuti. Ora è importante dare in tempi brevi risposte certe e rassicurazioni per la salute dei cittadini dei territori coinvolti dalla nube. Un capannone che prende fuoco, lascia tappeti di cenere e rifiuti non più riciclabili e le acque utilizzate per lo spegnimento contaminano terreni e falde acquifere, causando un inquinamento che dovrà essere bonificato. Bisogna fare al più presto chiarezza e qualora emergessero sospetti sull’origine dolosa di questi incendi, chiediamo alla magistratura e alle forze dell’ordine di applicare i nuovi delitti ambientali del codice penale, inseriti grazie alla legge sugli ecoreati». In una nota Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente commentano il vasto incendio che ha colpito i capannoni della “Di Gennaro Spa” nel napoletano.

Intervento della parlamentare di Leu Rossella Muroni, ex presidente nazionale di Legambiente: “Il rogo che è divampato nel deposito di una ditta adibita al riciclaggio di rifiuti a Caivano è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. L’ennesimo su cui vanno accertate cause e responsabilità. Negli ultimi tre anni nel Paese ci sono stati circa 300 incendi in impianti di gestione e stoccaggio dei rifiuti. Un lungo elenco di roghi neri e sospetti, che mettono a rischio la salute dei cittadini e fanno male anche ad ambiente e buona economia, su cui va fatta piena luce. Certamente è utile rafforzare le misure di prevenzione, inasprire sanzioni per chi si rende responsabile di roghi tossici e organizzare settore della polizia ambientale, come suggerisce il ministro Costa, ma servono anche più controlli. Per fare chiarezza su questi episodi, verificare l’attuazione delle normative in materia di gestione dei rifiuti pericolosi e non, le modalità di gestione dei servizi di smaltimento e indagare su illeciti e interessi delle ecomafie spero che il Senato approvi rapidamente la legge per l’istituzione, anche in questa Legislatura, della ‘Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati’. Una testo nato anche a partire da una mia proposta. Fa ben sperare sulla celerità dell’iter il via libera senza modifiche dato oggi alla proposta di legge istitutiva dalla Commissione Ambiente di Palazzo Madama”.

“Incapacità e cinismo sono benzina per la corruzione che foraggia i danni ambientali”. Così il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca (Fi), commentando l’ennesimo disastro ambientale accaduto tra le province di Napoli e Caserta. Secondo Magliocca “un sito di stoccaggio di plastica da riciclare ha preso fuoco e dalle foto salta subito agli occhi che le piazzole di sosta temporanee delle balle, quelle per intenderci prive di sistemi antincendio, erano strapiene di rifiuti: chissà da quanti giorni”. E osserva: “Siamo stanchi. Siamo stanchi perché l’incapacità, il cinismo di certi scellerati imprenditori e la corruzione che invade alcune stanze istituzionali rendono vano il lavoro di chi vorrebbe, invece, riportare le cose in ordine. E rafforzano la percezione che qualche forza oscura volontariamente ci stia rubando il futuro”.

“Il rogo di Caivano, al pari di quello di poche settimane fa di San Vitaliano, conferma l’emergenza ambientale in corso e l’inerzia del governo penta-leghista in termini di sicurezza e prevenzione. Alla forte preoccupazione per la salute dei caivanesi va dunque a sommarsi quella di una politica degli annunci, regionale e nazionale, inefficace e inconcludente”. Così Federico Menna, Coordinatore di Forza Italia Giovani del Sud Italia e Giuseppe Mellone, Commissario cittadino di Forza Italia di Caivano. “Insieme con l’intero partito di Caivano, auspichiamo che i dati Arpac sulla salubrità dell’aria possano in qualche modo essere rassicuranti – aggiungono – ma ci auguriamo soprattutto che i provvedimenti annunciati in occasione del rogo di San Vitaliano vengano emanati immediatamente: più risorse per la Terra dei Fuochi, più controlli e presidi per le aree nelle quali sono presenti siti di stoccaggio. Siamo e restiamo al fianco dei cittadini di Caivano, che hanno il pieno diritto di conoscere lo stato di salubrità ambientale del proprio territorio e di cui comprendiamo bene le preoccupazioni e le legittime battaglie a difesa della propria città. Caivano ha già dato, ora basta!”

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Alfonso Alberico - Marcianise

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