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Incendio a Caivano: al vaglio Procura immagini telecamere e informative polizia giudiziaria. Martedì 31 luglio manifestazione spontanea dei cittadini

Nel fascicolo che la Procura di Napoli Nord ha aperto sull’incendio all’azienda Di Gennaro, a Caivano, che smista carta e plastica sono confluite non solo le immagini delle telecamere di sicurezza, ma anche e soprattutto le informative redatte dalla polizia giudiziaria, tra queste una della Forestale. Meno di un anno fa i militari avevano contestato alla ditta la violazione della normativa per la sicurezza sul lavoro perche’ sulla piattaforma che e’ andata a fuoco c’erano balle di scarti che andavano rimossi. Questo comportava una sanzione amministrativa e una serie di prescrizioni che se adempiute avrebbero potuto portare alla cancellazione del provvedimento. Ma ieri proprio quelle balle, nel devastante incendio, sono andate a fuoco. Nel fascicolo del procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, sono confluiti dunque i provvedimenti della Forestale che aveva compreso gia’ il pericolo di quegli scarti. Ma anche la stessa ditta, in una lettera di due settimane fa inviata alle Prefetture, ai sindaci dei Comuni della Campania e alle forze dell’ordine, ai vertici della Regione aveva evidenziato la necessita’ che i consorzi addetti allo smaltimento, per i quali l’azienda lavora, intervenissero per la rimozione di quegli scarti di lavorazione.

“Ho chiesto a tutti i Prefetti d”Italia di attivare urgentemente la direttiva del ministro degli Interni, che io ho chiesto ed ottenuto, per rendere i siti di stoccaggio dei rifiuti, e in particolare quelli che trattano le plastiche, siti sensibili: farli diventare luoghi di controllo supplementare, i famosi piani di controllo coordinato del territorio”. Così il ministro dell”Ambiente Sergio Costa in diretta sulla sua pagina Facebook dopo il rogo a Caivano, un incendio che “mi ha allarmato molto, mi preoccupa molto”. “Ho chiesto che vengano subito inseriti perché ormai quella direttiva ha circa 10 giorni ­ dice il ministro ­ Ho sollecitato le Prefetture in questo senso. Ho chiesto: ”riunite i comitati dell”ordine e della pubblica sicurezza e individuate subito questi siti perché un altro incendio del genere non ce lo possiamo permettere””. ­ Ai cittadini del territorio il ministro assicura: “Vi sono vicino, sto seguendo con Arpa e Ispra che mi aggiornano tutti i minuti. Certo si sta soffrendo, sono consapevole. Non dimentico assolutamente quella terra, come non ne dimentico nessuna”. Il ministro fa anche sapere si aver “mandato subito il noe dei carabinieri, i carabinieri della forestale e i carabinieri della territoriale per attivare subito il presidio e il controllo di quel sito, per capire cosa è successo”.

“Sono andato personalmente a Caivano, insieme al vice presidente della Giunta regionale e assessore all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, e al presidente della Commissione ambiente, Gennaro Oliviero, e la sensazione, dopo aver parlato con i Carabinieri e con i vigili del fuoco, e’ che sia molto improbabile che non si sia trattato di un incendio doloso”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Terra dei fuochi, sottolineando che “e’ stato confermato che il rogo di ieri che ha interessato la parte di scarto della plastica lavorata nell’impianto di Pascarola e che continuano i controlli dell’Arpac sulla qualità dell’aria”.

Martedì 31 luglio ore 18:00 manifestazione spontanea presso la Villa Comunale Falcone e Borsellino di Caivano perché si intraprendano tutte le misure a salvaguardia della cittadinanza e per opporsi a qualsiasi altro tentativo di perpetuare, a solo scopo lucrativo, danno alla nostra popolazione. “In considerazione dell’ultimo evento “Criminale” ai danni dell’ambiente di Caivano – è scritto in una nota stampa – che ha portato devastazione nel piazzale di un’azienda che opera su materiale di riciclo come plastica e carta; evento che segue altri non meno dannosi alla salute dei cittadini di Caivano e dei paesi limitrofi; In considerazione delle intenzioni del Consiglio Regionale della Campania di installare altri opifici per la fabbricazione di combustibile solido secondario sul nostro territorio senza tener conto della già precaria situazione ambientale del paese; Considerando l’assenza dell’amministrazione commissariale anche nel controllo e nella salvaguardia della salute dei cittadini come da art. 32 della costituzione… I cittadini Caivanesi, stanchi di essere oggetto di diletto delle autorità che mettono a repentaglio la loro salute intendono scendere in piazza e operare ogni misura perché sia salvaguardato il Paese e la salute dei suoi cittadini”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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