“Noi ti aspettiamo qui, torna vincitore!” L’augurio è arrivato a Giuseppe Moriello dai suoi amici che sono stati i veri protagonisti di questa storia di grande solidarietà e partecipazione. Gli stessi amici che ieri lo hanno voluto accompagnare fino all’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma) da dove è partito per Kansas City. Una prima vittoria che però non deve far arretrare di un centimetro la gara di soliderità innescata la scorsa settimana. “Noi non ci fermeremo – spiegano gli amici di Giuseppe – l’abbiamo promesso. Come ben sapete in queste ore Giuseppe è in viaggio per Kansas city, per apprestarsi a ricevere le cure necessarie, ma il viaggio verso la guarigione è ancora lungo. Grazie al vostro supporto Giuseppe è riuscito a partire, a superare il primo degli ostacoli, ma non è finita. La somma non è stata raggiunta e Giuseppe ha bisogno ancora del nostro aiuto. Non possiamo, non dobbiamo fermarci. Gli eventi in programma sono ancora molti, tutti ad un solo scopo: raggiungere l’obiettivo prefissato per aiutare Giuseppe”.
Intanto ieri, sulla pagina Facebook “Mano nella mano con Giuseppe” è stata pubblicata una commovente lettera di Giuseppe rivolta a tutti quelli che lo stanno aiutando: “Cara Marcianise, sono Giuseppe, molti di voi già mi conoscevano e tanti altri mi hanno conosciuto a seguito di ciò che mi è successo, mio malgrado. Non so neanche io da dove partire ma cercherò di dire qualcosa perché ci tengo a farvi capire la mia gratitudine nei vostri confronti. Se ne dicono tante sui nostro conto: che siamo terroni, che siamo il punto debole dell’Italia e tante altre cose ma vedendo ciò che state facendo. Devo confessarvi che all’inizio, quando seppi che mia madre e mia sorella fecero partire la raccolta fondi a mia mia insaputa, non ero entusiasta. Volevo che nessuno sapesse perché è difficile dare tante spiegazioni, invece, ad oggi, il mio stato d’animo è completamente cambiato perché è stato proprio grazie a questa iniziativa che ho ritrovato una grande forza, che in parte avevo perduto. Una forza che mi avete dato tutti voi: le istituzioni, il comune di Marcianise, il Sindaco, le associazioni, i parenti, chi si è interessato a me senza neanche conoscermi, chi ha organizzato cene, concerti ed eventi, chi mi ha mandato un messaggio, chi ha condiviso sui social il mio caso, chi ha donato, chi ha pregato per me, la diocesi le parrocchie… ringrazio tutti voi, ogni singola persona perché con la vostra unione, la vostra partecipazione, la vostra determinazione, state possibile rendendo possibile l’impossibile. Permettetemi di ringraziare in particolar modo i miei amici che sono stati il vero motore di questa grande macchina che per me si è messa in moto e che sono vera benzina durante tutto questo cammino. Ora intraprenderò un viaggio che mi porterà molto lontano da casa, più lontano di quanto io sia mai stato, ma sapere che voi state lottando con me, mi fa sentire più a casa che mai. Vi ringrazio dal profondo del mio cuore. Da un ragazzo come tanti che avete fatto sentire speciale come pochi”.