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Continuano le operazioni di spegnimento del rogo a Caivano. Cameraman di “Minformo” aggredito mentre faceva la diretta [Guarda il Video]

Sono balle di plastica e di carta provenienti dalla raccolta differenziata quelle che sono andate in fumo quest’oggi nell’area industriale di Caivano, Località Pascarola, a pochi passi dall’area industriale di Marcianise. A bruciare alcuni depositi di stoccaggio appartenenti all’azienda di trattamento di rifiuti Di Gennaro Spa. I vigili del fuoco con una decina di autobotti (anche provenienti dalla base Nato di Napoli) stanno ancora intervenendo per domare definitivamente le fiamme nel tentativo di bloccare il fumo nero e denso che il vento ha indirizzato principalmente verso il territorio caivanese e acerrano. Sin dall’inizio le operazioni di circoscrizione dell’incendio si sono concentrate da un lato nello spegnimento (utilizzando acqua e sabbia) e dall’altro togliendo le balle integre dai piazzali per evitare che prendessero anch’esse fuoco. La Protezione Civile ha invitato la popolazione a chiudere porte e finestre per evitare di respirare le esalazioni tossiche e impedire alle sostanze nocive e la cenere di entrare nelle case contaminandole. Nelle prossime ore sarà essenziale comprendere, attraverso le relazioni dei vigili del fuoco e dell’Arpac, l’origine dell’incendio (dolosa o colposa) ed il livello di contaminazione delle matrici ambientali (aria, terra e acqua). E’ innegabile che il rogo abbia generato diossina contaminando l’ambiente. Soprattutto bisognerà capire se l’azienda si trovasse in sicurezza rispettando tutte le norme di prevenzione degli incendi. Un operaio cingalese è rimasto intossicato. Trasportato all’ospedale di Frattamaggiore, non è in pericolo di vita. Le fiamme non sono ancora state domate del tutto, ci vorranno probabilmente giorni per farlo.

Si deve registrare anche un episodio di aggressione da parte di una persona che ha minacciato e aggredito un cameraman della rivista online “Minformo” che stava trasmettendo una diretta Facebook sul luogo del disastro ambientale. Il reporter si stava rivolgendo ad un carabiniere quando è stato aggredito mentre era in diretta [Guarda in fondo all’articolo il video].

Sui social la popolazione ha assistito incredula a questo ennesimo scempio ambientale, manifestando tutta la propria rabbia. Si chiede con forza alle istituzioni di intervenire in maniera risolutiva su un problema che da troppi anni interessa la cosiddetta Terra dei Fuochi, quell’area a cavallo tra Napoli Nord e Caserta Sud, dove lo Stato è completamente assente. Un luogo in cui regna una totale anarchia praticata sia da parte dei cittadini, che abbandonano tranquillamente rifiuti nelle strade e nelle campagne, sia di imprese, che sfuggono al controllo delle norme di tutela e sicurezza ambientale, sia, infine, da parte di forze criminali organizzate che hanno fatto dello smaltimento illegale dei rifiuti un redditizio business. Tutto ciò avviene impunemente ai danni della salute dei cittadini e dell’economia del territorio.

Intanto la commissione Ambiente del Senato, ha dato via libera alla proposta di legge per istituire anche in questa legislatura una commissione d’inchiesta sui rifiuti. “Tutti i gruppi politici hanno inteso far partire immediatamente questa importante commissione ­ ha spiegato la presidente della Commissione Ambiente al Senato, Vilma Moronese (M5s) ­ Purtroppo mentre stavamo votando ci giungeva la notizia dell’ennesimo incendio ad un sito di stoccaggio di rifiuti, a Caivano in località Pascarola, al confine tra il napoletano e il casertano. La commissione che abbiamo istituito in questa legislatura all’articolo 1 alla lettera i) ha il compito specifico di “indagare sulle attivita’ illecite legate al fenomeno degli incendi e su altre condotte illecite riguardanti gli impianti di deposito, trattamento e smaltimento dei rifiuti ovvero i siti abusivi di discarica. Speriamo che presto e con l’aiuto di tutti riusciremo a porre fine a questo terribile strazio e a punire i responsabili dell’avvelenamento dei nostri territori o anche chi non fa il proprio dovere in termini di controlli e sicurezza”, ha concluso.

“Un rogo gravissimo di materiale di imballaggio carta e plastica e’ in corso nella zona industriale di Pascarola a Caivano. Ho allertato l’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola e l’Arpac, che si e’ già recata sul posto. Il rischio è di un nuovo disastro ambientale è altissima e anche la possibilità che si tratti di un incendio di natura dolosa. Per questo chiediamo subito alla magistratura di intervenire per capire cosa può aver generato un simili rogo che ha generato una colonna di fumo altissimo e nero che rende l’aria irrespirabile a distanza di chilometri. Si tratta di una nuova tragedia ambientale che segue a poca distanza quella di San Vitaliano e che pone domande inquietanti sui sistemi di sicurezza di questi impianti che lavorano i rifiuti” Sul posto 4 autobotti dei vigili del fuoco, i carabinieri e il personale dell’Arpac. Il personale dello stabilimento sta con bobcat e camion spostando materiale e auto per evitare che le fiamme prendano piuù forza”. E’ quanto afferma il capogruppo regionale di Campania Libera, Psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

La parlamentare del Movimento 5 Stelle Conny Giordano ha postato sui scial network una foto di una colonna di fumo nero nel cielo di Caivano, comune dell’area nord di Napoli. “Mentre sono a Roma ­ scrive la parlamentare di Frattamaggiore, comune vicino a Caivano ­ mi arrivano foto della mia terra. Di nuovo un rogo, di nuovo inquinamento, di nuovo morte. Questa e’ una foto scattata dal balcone di casa mia, una nube nera spaventosa avanza sempre di più spargendo veleno su tutta la periferia napoletana. Immagino le porte di casa che si chiudono e la disperazione della mia famiglia, della mia gente. Il rogo pare essere partito da una fabbrica di plastica e carta in localita’ Pascarola a Caivano. Ho allertato personalmente il Ministero dell’Ambiente e sono certa che il ministro Sergio Costa e il sottosegretario Salvatore Micillo, lavoreranno alacremente per comprendere dinamica e responsabilità di questo ennesimo disastro ambientale a danno della nostra terra. Non e’ giusto”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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