Una brutta notizia ha colpito la comunità cristiana di Santa Maria Assunta in Trentola a Marcianise. A fine celebrazione, ieri, Don Eleuterio, religioso della parrocchia di San Giuliano, ha annunciato che la chiesetta verrà gestita, a partire dal 17 giugno 2018 da un diacono. Questo significa che non verranno celebrate messe nei giorni feriali, ma solo una messa la domenica mattina alle 10.00 lasciando così la chiesa chiusa tutti gli altri giorni della settimana. Qualsiasi chiesa non può non avere che la forma di una casa accogliente, con le porte aperte, sempre. Le chiese, le parrocchie, le istituzioni, con le porte chiuse non si devono chiamare chiese, dice papà Francesco, si devono chiamare musei.
A partire dal 2002, il parroco don Filippo Frattolillo, con l’aiuto di molti volontari e attraverso tanti sacrifici, è riuscito dapprima a restaurare e poi a manutenere sia l’edificio di culto che gli affreschi all’interno della stessa, restituendo alla comunità di Trentola quel luogo tanto amato dai marcianisani. La chiesetta è un vero e proprio fiore all’occhiello, frequentata da tanti fedeli cittadini di Marcianise. La chiusura delle porte significherà che tutto il lavoro fatto andrà perduto perché l’umidità rischia di compromettere tutti gli affreschi interni e danneggiarli. Una brutta storia che preoccupa non pochi che in queste ore vogliono mobilitarsi per convincere il vescovo di Caserta, Mons D’Alise, a rivedere questa decisione e permettere alla comunità parrocchiale di continuare a vivere pienamente la chiesetta di campagna.