“La sentenza del Tar, che respinge il ricorso presentato da alcuni Comuni, da Speranza per Caserta e da diverse associazioni ambientaliste, e con il quale si puntava a bloccare l’iter per la realizzazione dell’impianto di trattamento della frazione umida a Ponteselice, dimostra una volta di più la correttezza e la piena legittimità delle procedure adottate dal Comune di Caserta”. A dichiararlo il vicesindaco con delega all’Ecologia, Francesco De Michele.
“Siamo sempre stati convinti – ha aggiunto il vicesindaco – della linearità del procedimento adottato. Il Tar ha dato pienamente ragione alla linea espressa dal Comune, condannando i ricorrenti perfino al pagamento delle spese processuali. Dispiace constatare che da parte di alcune forze politiche si miri sempre a strumentalizzare questioni di cruciale importanza per il futuro della città. Non è la prima volta che vengono affrontati questi argomenti in maniera impropria, ricorrendo alle aule di giustizia piuttosto che ad un normale confronto politico. Credo che per queste sigle sia giunto il momento di un sano bagno di umiltà e di prendere atto che ancora una volta hanno fatto un buco nell’acqua. L’impianto di Ponteselice – ha concluso De Michele – sarà utile alla città, non inquinerà, consentirà di abbattere notevolmente gli oneri a carico dei cittadini con un risparmio di oltre il 60% ed un costo che passerebbe dai 200 a 50 euro a tonnellata e costituirà una tappa fondamentale per completare il ciclo integrato dei rifiuti”.
Intanto, venerdì 18 maggio alle 18.00, nel salone Borbonico di San Nicola la Strada (Caserta) si terrà un convegno, organizzato dal Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata in collaborazione con il Corriere di San Nicola. I Sindaci dei comuni di San Nicola, Casagiove, Capodrise e Recale spiegheranno i motivi del ricorso presentato al Tar Campania contro la decisione del Comune di Caserta di realizzare il biodigestore a Ponteselice. Subito dopo, esperti di settore illustreranno i rischi per la salute connessi al tipo di impianto, le conseguenze che esso avrà sul territorio casertano interessato e l’impatto quotidiano a cui saranno sottoposti residenti e lavoratori insediati nelle immediate vicinanze dell’impianto stesso. Il vescovo emerito mons. Raffaele Nogaro invierà un suo messaggio di condivisione.