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Ospedale di Caserta, licenziate due dipendenti (radiologa e infermiera) per assenteismo

L’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”, diretta dal manager Mario Nicola Vittorio Ferrante, ha dovuto provvedere al licenziamento di due dipendenti. La massima sanzione prevista si è resa necessaria, a tutela del buon nome dell’Ente, nei confronti di un dirigente medico radiologa e di una infermiera. Per entrambe il provvedimento è scattato per motivi di assenteismo. L’Udp, ovvero l’Ufficio Procedimenti Disciplinari, ha seguito il procedimento in tutti i suoi passaggi, dall’istruttoria all’accertamento dei fatti, alla contestazione dell’operato, all’attivazione della procedura del contraddittorio. Portato a compimento ogni singolo passaggio e valutato che i comportamenti sanzionabili disciplinarmente erano stati reiterati nel tempo, l’organismo ha ritenuto di dover comminare la massima sanzione disciplinare prevista, ovvero il licenziamento senza preavviso. Il provvedimento conclusivo è stato adottato dall’Azienda con deliberato della Direzione Strategica.

“Il licenziamento, per assenteismo, di un medico e un infermiere nell’ospedale di Caserta è una notizia di quelle che fanno sperare che, finalmente, anche nel nosocomio di Terra di lavoro si comincia a combattere seriamente la guerra contro i truffatori”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, ricordando che “qualche mese fa un dipendente arrestato e detenuto per reati legati allo spaccio di droga continuava a mantenere il suo posto di lavoro anche se era assente da tempo e solo dopo la nostra denuncia furono avviate le procedure di licenziamento”. “Questi due licenziamenti devono essere solo l’inizio di un nuovo corso che riporti definitivamente la legalità nell’ospedale di Caserta che ha il triste primato di essere l’unico a essere retto da un’azienda ospedaliera commissariata perché condizionata dalla camorra” ha concluso Borrelli per il quale “provvedimenti del genere servono anche a tutelare i dipendenti onesti”.