Le iniziative d’accoglienza per il nuovo anno hanno avuto inizio in mattinata, a via Marchesiello e a Palazzo Monte dei Pegni, con l’appuntamento “Happy last day of the year 2017” (vedi locandina): da “Circus on the street” a “Dj Adl” tanti gli artisti che si sono esibiti, ed hanno ulteriormente intrattenuto nell’ultimo giorno dell’anno.
Tra brindisi e aperitivi, una baguette targata “Ginger”, una torta “Bakerì”, un calice di vino “Dodici Gradi”, un dolce “Amélie” o un cocktail “Mezzo Pieno”, i cittadini di Marcianise e non solo hanno salutato il 2017 nel pomeriggio. Proprio nella nota cocktaileria della città si sono esibiti Eliana Haze e Musaf di giorno, per poi proseguire con Sergio R in nottata. I fans della Peppao Band sono stati invece accontentati con una scatenata esibizione, presso il Coffe Story di via Raffaele Musone. In nottata altro party da Dodici Gradi: “Last night” con DJ set dalle 23.45 fino all’alba. I festeggiamenti non sono poi mancati nemmeno nell’affollatissimo Cafeina Eat. E, come ogni anno, anche il Joseph’s Pub e il bar Duomo hanno accolto i giovani nel corso del Capodanno itinerante. Perché le tradizioni si rispettano ed è tornato il Clebbodanno, ad accesso libero e gratuito, nelle sedi delle associazioni che vi hanno aderito. In via Gaglione “Quelli dell’ultima ora…” di Eclettica 2.0 hanno aperto a tutti le porte della propria sede, mentre sulle note degli anni ’80/’90 Clubone si è dato il via al nuovo anno con “Start New Year”.
E per finire uno scoppiettante “Capodanno Nucleare” presso il Club Etnie, ballando tutta la notte fino all’ora del cornetto. Tra la tradizione del Clebbodanno nelle associazioni, che ancora una volta viene rispettata, gli eventi a via Marchesiello e il consueto ritrovarsi a via Duomo, a Marcianise alla domanda “Che fai a Capodanno?” c’è sempre stata una risposta, che non prevedesse spostamenti o programmazioni. Restando in città, muovendoci con comodità, festeggiando tra noi con chi risiede qui o torna appositamente per le feste, viviamo di anno in anno il nostro territorio. Il tutto è stato realizzato dalla sinergia di base tra chi ama il paese, vi investe energie, risorse e si prodiga: dai giovani delle associazioni ai commercianti, passando per forze dell’ordine e istituzioni. Una sinergia tanto sottesa quanto essenziale. “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” Pavese.
Tina Raucci