Risposta Felsa Cisl a servizio portierato LSU Marcianise: “Il Comune di Marcianise, dopo anni di utilizzo dei Lavoratori Socialmente Utili in maniera impropria, dando compiti anche al di fuori delle loro mansioni, dopo aver, attraverso le tante amministrazioni succedutesi, decantato tante promesse nei confronti di tali lavoratori che per anni aspettano una “stabilizzazione”, ancora una volta mette in campo un “atto di forza” nei confronti di tali lavoratori. Il Comune per risparmiare ulteriori 200mila euro di guardania, propone a 5 LSU di sesso maschile, prima in maniera volontaria, poi con atti deliberatori unilaterali, di andare a svolgere attività di portierato.
I lavoratori dopo anni di “sfruttamento a nero legalizzato” non sono disponibili ad un ulteriore passaggio di mansione che in molti casi si tratta di un demansionamento. Molti di questi lavoratori da 22 anni lavorano presso gli uffici colmando una cronica carenza di personale. In questi anni ci sono state leggi che hanno consentito di iniziare un processo di stabilizzazione (L. 125 del 30/10/2013) che consentivano di fare una programmazione e stabilizzare gli LSU nel triennio 2014-2016, ma nulla è stato fatto. Oggi, la Regione Campania con Decreto Diringenziale n° 22 del 01/12/2017 ci sono incentivi per poter stabilizzare questi lavoratori, il bando scadeva il 21/12/2017 con proroga al 22/01/2018. L’Amministrazione Comunale di Marcianise, al momento, non ha dato nessun segno di adesione ne tantomeno di una programmazione assunzionale per gli anni 2018-2020 nei confronti di questi lavoratori, programmazione più volte richiesta dalla Felsa Cisl di Caserta nei tanti incontri avuti con l’Amministrazione. Nonostante tutto ciò va nella direzione opposta al “superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni” legiferato dal “Decreto Madia” (DLgs n° 75 del 25/05/2017), l’attuale Amministrazione di Marcianise mette in campo un ulteriore atto di forza nei confronti di chi, da oltre 22 anni, non solo si vede vietati i principali diritti di un lavoratore ordinario (ferie, malattie, contributi previdenziali), ma anche un cambio di mansione dopo anni di servigi in ruoli di primaria importanza. I Lavoratori Socialmente Utili di Marcianise, unitariamente respingono questo atto di forza messo in campo in maniera unilaterale e al momento non sono disponibili ad un ulteriore provvedimento “tappabuchi” e solo perché “costano poco” e possono essere utilizzati a piacimento solo per far “risparmiare” le casse del Comune. Qui si gioca sulla vita delle persone, persone che per anni sono state colpite nella loro “dignità di lavoratori”. I Lavoratori Socialmente Utili del Comune di Marcianise, si rendono disponibili a qualsiasi mansione ed incarico, previo un reale e concreto piano di stabilizzazione”.
Scoppia la grana del portierato con Lsu al Comune di Marcianise, il duro attacco del sindacato Felsa Cisl all’amministrazione comunale: “Basta sfruttamento a nero legalizzato”
30 Dic 2017
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