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Minoranza all’attacco di Velardi e Spasiano su permesso a costruire: “Scandaloso regalo”. La replica di Telia Frattolillo: “Per amore della verità e contro i paladini della legalità a giorni alterni”

Testo manifesto a firma dei partiti di minoranza (Ora Marcianise, Marcianise Libera, CST, Sinistra e Cambiamento, Marcianise Democratica, Progettiamo Domani, Società Civile Italiana): “Continua senza interruzione il vergognoso doppiopesismo del Sindaco illegittimo. Paladino della legalità e intransigente solo con i deboli o con gli avversari politici, il nuovo messia persevera nel dimostrarsi “magnanimo” con amici e parenti. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata la proposta Velardi/Spasiano che consentirà una speculazione edilizia in violazione di quanto attualmente previsto dal Piano Regolatore Generale. Applicando abusivamente l’art. 28 bis del DPR 380/2001, che regola tutt’altri casi, Velardi e il suo nuovo dirigente Spasiano determineranno una vera e propria variante al PRG in favore di una sola famiglia e consentiranno di realizzare in zona artigianale (PIP«DS) un complesso sportivo e commerciale derogando alle regole urbanistiche cui si attengono tutti gli altri Cittadini di Marcianise. Il permesso a costruire convenzionato, che sarà rilasciato per effetto della scandalosa delibera Velardi/Spasimo autorizzerà i proprietari ad utilizzare i più favorevoli parametri urbanistici della zona sportiva e di realizzare più del triplo delle superfici e dei volumi previsti per la zona artigianale. Assurdo.Un favoritismo inaccettabile, inoltre, consentirà agli amici di Velardi di monetizzare il terreno all‘irrisorio prezzo di 18 euro al mq, a fronte dei circa 60 € previsti per la zona artigianale con un risparmio per i proprietari di decine di migliaia di euro. Sos legalità, fermiamolo!”

Nota stampa dell’ex assessore e consigliere comunale del Pd Telia Frattolillo: “Sento il dovere, soprattutto per le persone che stimo e a cui voglio bene, di scrivere queste poche note per chiarire la questione, posta da tanti cultori del Diritto Amministrativo e Urbanistico, relativa alla legittimità dello schema di Convenzione approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 28 bis del D.P.R. 380/2001. E’ necessario anche precisare, non si sa mai, che il lotto di terreno su cui ricadrà l’intervento oggetto della Convenzione è nella piena proprietà della mia famiglia da tre generazioni. Veniamo ai fatti. Alcuni mesi fa, è stata protocollata una richiesta per l’approvazione di un progetto al fine di realizzare un manufatto con destinazione commerciale e, con a corredo, un impianto sportivo, in zona D5 del Piano Regolatore Generale. La zona D5 è una zona edificabile, lo è dal 1996, ed è “territorio destinato all’insediamento di piccoli impianti produttivi compatibili con la vicinanza dell’impianto urbano” . Inoltre, come tutte le zone produttive, incluse quelle ASI,fu ricompreso nello SIAD (Strumento Integrato Apparato Distributivo), definitivamente approvato dalla Regione Campania con Delibera n. 3089 del 31.10.2003, pubblicato sul BURC n. 56 del 01.12.2003, per il quale sono consentiti insediamenti commerciali.
Il progetto presentato consiste nella realizzazione di un manufatto in cui troveranno ubicazione una struttura commerciale, un centro fitness e i servizi necessari a supporto di due campi da
tennis. Lo strumento esecutivo per poter edificare è il P.U.A. di iniziativa privata (Piano Urbanistico Attuazione) o, in alternativa, il Permesso di Costruire Convenzionato ( ex art. 28 bis D.P.R. 380/2001). In entrambi i casi una Convenzione deve disciplinare i rapporti tra il privato e la Pubblica Amministrazione.
La Convenzione approvata l’altra sera dal Consiglio Comunale ha stabilito che:
1. I presentatori della richiesta di PdC sono obbligati ad ampliare e infrastrutturare a proprie spese, cedendo anche il terreno necessario, l’attuale stradina vicinale , posta sul confine
est del lotto. La realizzazione di questa opera, oltre a consentire all’Ente di dotarsi di una strada pubblica adeguata, favorirà lo sviluppo dei lotti retrostanti che oggi non sono serviti
dalle necessarie urbanizzazioni ;i proponenti dovranno anche realizzare l’impianto di pubblica illuminazione. Il tutto per avviare una generale riqualificazione dell’intera area;
2. il progetto presentato prevedeva la cessione al Comune o la monetizzazione (il pagamento di una somma congrua al posto della cessione) di una superficie di 1.040 mq per la realizzazione degli standard urbanistici(art. 5 D.M. 1444/68) .La II Commissione Consiliare Permanente ““LL.PP.,Urbanistica” ha ritenuto non conveniente per la Pubblica Amministrazione, per ubicazione forma ed estensione, l’acquisizione dell’area per la realizzazione di parcheggi e verde pubblico, considerate le spese di manutenzione che sarebbero ricadute in testa al Comune. La Commissione consiliare ha optato per la monetizzazione dell’ intera area, con l’obbligo per i proponenti di realizzare il verde e i parcheggi ad uso pubblico con i conseguenti oneri di gestione e manutenzione.
3. Per la determinazione del valore da applicare nel caso di monetizzazione si utilizza, come già fatto per il passato, il valore riportato nella delibera di G.C. n. 472 del 15/12/2014, per la
determinazione dei valori delle aree edificabili ai fini del versamento dell’imposta IMU. Nel caso di specie l’ufficio ha ritenuto di applicare un costo quasi raddoppiato rispetto a quello
riportato nella delibera per le stesse zone. In definitiva, la Convenzione ha posto in testa ai proponenti una serie di obblighi a favore della Pubblica Amministrazione. E’ necessario ribadire che l’intervento proposto non gode di nessuna esclusività ( non siamo in presenza di un Permesso di Costruire in deroga ) ma può essere replicato da chiunque avesse intenzione di investire nelle zone produttive,così come individuate dal PRG vigente. Voglio, a conclusione di queste brevi note, sottolineare che altri e ben più consistenti interventi per attività sportive sono stati autorizzati (senza cedere alcunchè al Comune), con la stessa normativa SIAD, e non hanno goduto della stessa attenzione che sta godendo questo pur modesto intervento. Devo constatare, con amarezza, che chi ha ricoperto incarichi amministrativi in questa città e avendo operato, ritengo, sempre con correttezza, deve rassegnarsi ad essere considerato “meno uguale degli altri” . Ma questo è il segno dei tempi. Io continuerò ad affermare la mia correttezza con i comportamenti, come ho sempre fatto”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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