Non finisce in modo tranquillo il sit-in delle dipendenti delle mense scolastiche del Comune di Marcianise. Nessun risvolto positivo nel merito della vicenda in cui ben 30 lavoratrici rischiano il posto di lavoro: non si è mai svolto il tavolo di confronto, fissato per ieri, tra l’assessore al ramo Concetta Marino, le 30 donne coinvolte e il sindacalista Vincenzo Bellopede (segretario provinciale Filcams-Cgil). Inoltre nulla di fatto emerge dalle parole del sindaco, con cui lavoratrici e sindacalista hanno avuto un acceso diverbio. Ieri pomeriggio le dipendenti coinvolte manifestavano all’ingresso della sede comunale di via Roma, una volta avuta comunicazione dell’ennesimo rinvio dell’incontro con l’amministrazione comunale. Giunto in quegli istanti il sindaco Velardi, con la meraviglia e l’indignazione dei presenti quest’ultimo si è pubblicamente rifiutato di confrontarsi e trattare con la componente sindacale, in particolar modo la CGIL, rea a suo dire di strumentalizzare i problemi dei lavoratori ed essersi schierata apertamente alle ultime elezioni politiche (come sostenuto anche in una nota Facebook di ieri sera). Successivamente i toni tra il segretario Filcams-Cgil Bellopede e il sindaco Velardi si mantengono alti: il sindacalista si difende pubblicamente riferendo di non essere interessato a strumentalizzare la vicenda o fomentare le lavoratrici, la cui protesta è di per sé legata alla situazione di incertezza lavorativa in cui versano. Se ogni sindacalista ha il compito a priori di tutelare e difendere gli interessi dei lavoratori, gli attacchi di Velardi hanno messo Bellopede in condizioni di doverlo ulteriormente specificare. Ieri a via Roma ha avuto luogo in indegno teatrino, che nulla ha a che vedere con soluzioni e punti di incontro di merito relativi alla vicenda. Prese di mira dal sindaco le stesse lavoratrici, tacciate in malo modo perché, in occasione della loro protesta, hanno per qualche minuto bloccato il traffico di via Roma. Da parte delle donne è stata una reazione spontanea e consapevolmente meritevole di considerazione, a fronte dei continui rifiuti e rinvii da parte dell’Amministrazione Comunale.
“Il sindaco ha pubblicamente offeso il sindacato, in particolar modo la CGIL, alla stregua di un ritorno al passato nell’epoca fascista. Ma anche durante il fascismo la CGIL, in varie forme e modi, non smise di sostenere i diritti dei lavoratori” ha dichiarato ieri Vincenzo Bellopede, proseguendo: “Il sindaco continua a sostenere di non avere responsabilità nella vicenda, in quanto la stazione appaltante non ha avviato nei tempi prestabiliti la gara d’appalto. Ma tutto ciò va a spese dei contribuenti marcianisani, che ci rimettono denaro, senza contare che le 30 lavoratrici sono cittadine della città di cui Velardi è sindaco. Ad oggi, 20 ottobre, nulla di concreto e definito”.
Le dipendenti hanno prestato servizio presso le mense di 8 plessi scolastici, percependo busta paga dalla Gfi Food Srl, fino al 30 giugno. Dopodiché è scattata la sospensiva che permetteva loro di essere reintegrate nella ditta a cui sarebbe stata concessa la gestione del servizio, previa gara d’appalto. I ritardi nella procedura hanno influito sui termini della sospensiva, mettendo le 30 lavoratrici nella condizione di non aver diritto al reintegro. Ad oggi il servizio delle mense scolastiche non ha ancora preso avvio, in un contesto “scarica-barile” tra i soggetti giuridici coinvolti. 30 donne, mamme e non, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Nell’auspicio di notizie migliori ed effettive, Caffè Procope continuerà ad occuparsi della questione.
Tina Raucci