Con la poesia “Una vita nuova” la giovane marcianisana Concetta Martellone vince, per il secondo anno consecutivo, il concorso di poesia Bra Day 2017. “Il componimento tratta la nuova storia di una donna. La donna in questione è mia madre, che è stata affetta per due volte di cancro al seno. È rinata, si vedeva bella allo specchio, poi la malattia l’ha devastata. Ma con tanta forza ha affrontato tutto ed è rinata sentendosi ancora più bella. E soprattutto è guarita!” ha affermato Concetta. Ha poi proseguito: “La poesia è dedicata a tutte le donne come simbolo di lotta per vincere un male incurabile, attraverso il sorriso e la voglia di sentirsi più grandi della malattia!” Concetta è una scrittrice e maestra di 26 anni, adesso residente a Roma. La passione per la scrittura l’ha sempre accompagnata: “Scrivo da quando sono piccola e amo l’arte. Mi occupo di temi sociali; ho fatto ricerca anche nelle scuole studiando i giovani e i giochi estremi” racconta di sé.
Tina Raucci
Di seguito il testo della poesia vincitrice:
Una nuova vita
Lo evitava abilmente ad ogni passaggio
ma il suo cuore,
portatore silenzioso di un magma interiore,
desiderava rivederla,
aprire con lei un dialogo di parole e silenzi.
Era sempre stato il suo schietto riflesso
da quando, bambina,
intrecciava spensierata
i capelli in morbide trecce
e si proiettava alla vita
tra camicie di chiffon,
profumo di peonie, rimmel e rossetto.
Era cambiato quel riflesso
nello scorrere degli anni
ma si riconosceva,
anzi, lui la riconosceva:
sapeva dei suoi sorrisi,
dei suoi sbalzi d’umore,
dei capelli arruffati,
della collana di corallo sulla pelle abbronzata…
Poi, però, quella notizia,
quel percorso,
quell’intervento.
Aveva dovuto imparare
a chiamare per nome il suo tiranno:
cancro al seno.
Fino a quel nuovo giorno,
quando si pose davanti allo specchio, e,
spogliandosi di veli e paure,
aprì gli occhi e vide riflesso in esso
qualcosa che di qua non vedeva,
il guscio di una nuova vita
attorno ai piedi,
il volto di chi aveva lottato
e aveva vinto.
Ma la bruttura della ferita di un qualcosa di rubato,
che non sarebbe più stato,
apparve insignificante
di fronte agli abbozzi di ali
che vedeva comparire sulle sue spalle,
ali con le quali sarebbe ripartita,
più forte incontro alla vita…
E nel riflesso di quello specchio
aveva cominciato a vedere
le cose che non aveva mai visto prima,
in gran parte coperte della superficialità,
da un correre nelle strade del mondo
accecata da un conformismo viscerale,
che toglieva ad ogni istante
la sacralità, la meraviglia, del dono della vita e degli affetti…
E fu, nuovamente,
lo specchio che la rifletteva bambina
mentre si intrecciava i capelli,
perché fu una nuova vita,
vita preziosa, libera, forte,
grata.
Motto: La forza dell’anima