Il nubifragio dell’11 settembre scorso ha provocato danni seri e consistenti all’interno e all’esterno della Chiesa dell’Annunziata di Marcianise. Nella notte in cui la furia del maltempo si è manifestata con grande intensità, sono saltate le vetrate di tutti i finestroni che affacciano verso il distretto sanitario e Piazza Carità. Il vento e l’acqua hanno provocato danneggiamenti ai cassettoni soprattutto nella navata centrale dove sono stai rilevati danni anche alla cornice della tela del Solimena. Come pure sono stati riscontrati, in alcuni punti, dei sollevamenti all’interno dell’opera di Paolo de Majo raffigurante “Gesù tra i dottori” che si trova nella soprapporta della controfacciata della chiesa. Danni consistenti all’esterno dell’edificio, particolarmente sui tetti e sulla facciata di via S.G. Bosco che è perciò stata transennata a seguito del controllo da parte dei vigili del fuoco.
Al momento la chiesa è inagibile e ci sono pericoli di crolli. Le messe si diranno nella Cappella Feriale accessibile da via San Bosco dove ieri pomeriggio si è tenuto anche un interessante incontro con il cardinale Salvatore De Giorgi, già arcivescovo di Palermo, che è intervenuto alla presentazione di un libro dedicato al Papa Emerito Joseph Ratzinger. Anche il Centro Ave Maria (sede dell’oratorio dell’Annunziata) ha subito danni sia alla copertura che alla pavimentazione. Danneggiamenti rilevati anche alla statua della madonnina che si trova al centro del cortile e ad una ringhiera che affaccia sul cortile stesso. L’inagibilità dei luoghi ha creato grandi disagi all’attività pastorale del parroco Francesco Pappadia e dell’Azione Cattolica, molto attiva nella chiesa con i giovani, giovanissimi ed i gruppi famiglia. Non si conoscono al momento i tempi di intervento per mettere in sicurezza il luogo di culto che è, lo ricordiamo, di proprietà comunale e che oltre ad essere una delle più antiche chiese di Marcianise è sede di una delle più importanti e prestigiose pinacoteche della Campania contenente opere di importantissimi pittori della scuola napoletana del ‘600. Sarebbe auspicabile un intervento di messa in sicurezza urgente anche perché la chiesa è ora maggiormente esposta alla pioggia e le opere potrebbero subire ulteriori danneggiamenti.