Danni anche alla Asl di Marcianise. Le grandi vetrate dell’ospedale vecchio di Piazza Carità hanno ceduto, stanotte, sotto i colpi delle palle di ghiaccio piovute dal cielo. I vetri rotti hanno permesso all’acqua di entrare per cui stamane gli operatori sanitari e gli impiegati si sono ritrovati con l’acqua nei corridoi. Danneggiate anche le tettoie.
“Ho convocato la giunta per chiedere lo stato di calamità naturale”. Così il sindaco di Capodrise Angelo Crescente su Facebook. “Il nubifragio di stanotte ha messo a dura prova la nostra città. Non si segnalano, per fortuna, feriti, ma la piogge torrenziale, le trombe d’aria e la grandine hanno provocato danni ingenti in tutti i quartieri di Capodrise. Tombini saltati, acqua e fango nelle strade, case allegata, auto, lampioni, tettoie e alberi falciati da palle di grandine grandi come noci. Dalle prime ore dell’alba, gli agenti della polizia municipale, il gruppo di manutentori, i volontari della protezione civile e gli operatori ecologici del consorzio Cite sono al lavoro per assistere i cittadini delle zone più colpite, garantire la viabilità, ripulire le strade e ripristinare l’impianto di pubblica illuminazione. È inutile dire che chi è nelle condizioni di farlo, può e deve dare una mano: basta ripulire cunette e caditoie fuori casa, ostruite dalle foglie. Purtroppo, l’emergenza non è finita: il Centro regionale della Protezione civile segnala uno nuovo stato di avversità atmosferica dalle 17 di oggi pomeriggio. La guardia, dunque, deve rimanere alta”.
E’ stato definito “Uragano Mediterraneo” quello che si è abbattuto sul Sud dell’Italia e che a Marcianise ha fatto ingenti danni. Il ciclone ha preso forma, con l’invorticamento delle nubi intorno ad un occhio posizionato proprio nel mar Tirreno. Questo il testo dell’ultimo bollettino regionale della Protezione Civile della Campania: “Precipitazioni diffuse anche a carattere di moderato o forte rovescio o temporale in attenuazione dal pomeriggio-sera. Pertanto,Tenuto conto della natura dei fenomeni, della maggiore fragilità del territorio, con nuove o aumentate condizioni di rischio derivanti dai recenti incendi e dalla ridotta capacità di assorbimento dei terreni, si raccomanda di garantire attività di presidio e vigilanza del territorio per il controllo delle zone sottostanti a versanti e aree percorse dal fuoco per la possibilità d’innesco di frane superficiali o colate di fango, per il possibile trasporto a valle di materiale solido e prodotti della combustione. S’invita inoltre a prestare attenzione alle aree già classificate a rischio idrogeologico nei P.S.A.I. dalle Autorità di Bacino, alle zone depresse del proprio territorio, ai sottopassi stradali, alle linee ferroviarie sottoposte al piano stradale, alle zone e alla rete stradale prossime a impluvi, canali e corsi d’acqua minori per possibili allagamenti. L’attività di presidio dovrà essere rivolta alla verifica del regolare funzionamento del reticolo idrografico e della composizione delle acque in transito, al controllo dell’efficienza dei sistemi di raccolta e allontanamento delle acque piovane dalle sedi stradali adottando, anche in via preventiva, gli opportuni interventi di rimozione di ostacoli o ostruzioni. Si raccomanda di adottare tutte le misure necessarie, previste nei rispettivi piani d’emergenza, a tutela della popolazione e dei beni esposti. Riguardo alle indicazioni dei venti, da moderati a forti con raffiche durante i temporali, si raccomanda di controllare le strutture soggette a sollecitazioni, le aree alberate del verde pubblico, le strutture a carattere stagionale o per manifestazioni all’aria aperta (campeggi, gazebo, palchi, lidi, etc.). In relazione alle condizioni del mare, ambito proprie competenze, si raccomanda di elevare lo stato di vigilanza sui mezzi in navigazione e lungo le coste e le marine esposte al moto ondoso. Rischio idraulico e idrogeologico per gli aspetti di protezione civile per oggi, 11/09/2017: Livello di criticità: Moderata Livello di allerta: Codice colore Arancione“.