[an error occurred while processing this directive]
Coscia Supermercato - Marcianise

Sinergy - Marcianise

Mons. Gaetano Rossano: un ricordo biografico nel terzo anniversario dalla scomparsa

Il 26 agosto, ricorre il terzo anniversario dalla scomparsa di Mons. Gaetano Rossano; di seguito viene riportata la biografia del sacerdote, gran parte degli importanti lavori di ristrutturazione e restauro che hanno interessato il Duomo durante i decenni della sua guida e alcuni tra gli eventi religiosi più importanti.

Nacque il 4 gennaio 1926. “Entrò giovanissimo nel Seminario di Capua, mostrando subito una propensione non comune agli studi. Aiutato dalla famiglia ma anche da alcuni benefattori marcianisani che vollero – come d’uso allora – sostenere il peso economico, il giovane aspirante sacerdote proseguì gli studi liceali tra il Seminario capuano e il liceo Giannone, laureandosi poi in teologia alla facoltà di Posillipo. Fu ordinato sacerdote l’11 luglio 1948, giovanissimo, ad appena 22 anni, prima del compimento dell’età prevista dalle norme canoniche, tanto che per lui fu necessaria una speciale dispensa. Ad ordinarlo sacerdote, nella cappella del Seminario, fu l’allora Arcivescovo di Capua, Mons. Salvatore Baccarini, presule mai dimenticato, amico e compagno di studi del futuro Papa Giovanni XXIII. L’anno dopo concluse il ciclo di studi con la laurea in teologia a Napoli, con un’interessante tesi sulla <<santificazione delle feste lungo i secoli>>.”

“Sacerdote promettente, tra i migliori della nidiata capuana, fu subito scelto (e la decisione del Vescovo suscitò non pochi mugugni tra i preti più avanti negli anni e quindi più influenti) per l’incarico di Parroco del Duomo, la chiesa più prestigiosa della città (divisa dal punto di vista religioso tra le diocesi di Capua e Caserta, un caso molto raro). E alla guida del Duomo è rimasto per un tempo lunghissimo, 55 anni, lasciando l’incarico il 30 ottobre del 2005”, rimane parroco emerito negli anni successivi.

“La vita e l’attività religiosa di Monsignor Rossano si sono intrecciate indissolubilmente con quella del Duomo, ove è venerato il Crocifisso miracoloso, riferimento per tutti i marcianisani. Apparentemente appartato ma sempre presente, riservato ma non respingente, severo eppure dolce.” “Uomo di poche parole, preferiva, molto spesso, il silenzio al quale però conferiva una forza parlante, di facile ascolto e di sincera stima. Persino per una semplice presentazione di domanda o richiesta manifestava sempre un afflato di profonda signorilità, foriero di qualsiasi accoglienza e di rispetto del concedente. Senza nulla ostentare, aveva una linearità di condotta esemplare che gli era naturale e certamente gli nasceva dalla consapevolezza di essere un uomo di Dio, al servizio della Chiesa nella quale si sentiva figlio prediletto. È stato un intarsio di intelligenza e di umiltà.”

“Ebbe come riferimento costante la formazione dei giovani. Docente di Religione in diversi istituti superiori di Marcianise e della provincia, con una base culturale molto solida, portava anche fisicamente i tratti non solo sul volto di Papa Paolo VI, suo costante riferimento. Da questo punto di vista, impersonò la parte migliore della chiesa Capuana, anche nel periodo di Mons. Luigi Diligenza, favorendo il rapporto con i giovani universitari che negli anni tra il ’60 e il ’70 ma anche oltre si preparavano a formare le leve della nuova classe dirigente e guardavano con forte interesse all’impegno politico. A Marcianise il Duomo rappresentò la punta più avanzata di una chiesa che si rese protagonista non solo sul piano gestionale.”

“È’ stato geloso custode delle tradizioni religiose locali, per lo più legate all’immagine del Cristo Crocifisso ligneo miracoloso che il Duomo di Marcianise ospita nella terza cappella della navata di sinistra opera dello scultore Giacomo Colombo.”

Dal libro “Il Crocifisso di Marcianise” di G. Andrisani: “..Negli anni del dopoguerra, si riprende a portare con entusiasmo il Crocifisso (un Crocifisso in cartapesta fatto costruire per tale uso intorno agli anni ’20, come si può rilevare dal sopracitato libro) in giro per le strade di Marcianise per la questua che vede anche la partecipazione in prima linea del Parroco Rossano. Ad accompagnare i volontari e il Parroco nei pellegrinaggi quotidiani anche un gruppo di musicanti locali; siamo tra gli anni ‘50 e ’70. In questo periodo la festa del Crocifisso si continua a svolgere ogni anno sempre più bella…”

Per molti anni è stato il custode del SS. Crocifisso.
“Sotto il suo magistero il Duomo di Marcianise ha vissuto numerosi interventi di ristrutturazione; sono da attribuire a lui gran parte dei meriti dei tanti interventi di restauro realizzati che hanno permesso di preservare la chiesa Madre di Marcianise.
Riceve l’incarico di Parroco del Duomo nel 1950; è stato Canonico del Capitolo, per questo aveva il titolo di Monsignore, titolo onorifico che spetta ai Canonici. Alcuni anni dopo, anni ’60, riceve la nomina a Primicerio della Collegiata, prima dignità, primo iscritto tra i Canonici, prima autorità religiosa della città con compiti di guida del collegio presbiterale.
Già nei primi anni Mons. Rossano intraprende interventi di manutenzione di cui la chiesa necessitava, evidenziando cultura, intelligenza operativa, saggezza, grande sensibilità per l’arte e per il bello.

Vengono citati gran parte degli interventi effettuati

Nel 1966 la cappella del Sacro Cuore viene interamente restaurata con particolare attenzione al recupero e al ripristino degli stucchi bianchi a festoni tuttora visibili; i lavori furono impegnativi e durarono un lasso di tempo notevole; venne sostituito anche il pavimento; alcuni interventi di restauro vengono effettuati in questa cappella nei primi anni 2000.
Negli anni successivi furono sistemati in chiesa i banchi che sostituirono le sedie che i fedeli fino ad allora utilizzavano e vengono sostituiti i telai in legno con strutture in ferro nei finestroni.
Molto importanti i lavori di restauro dei primi anni 70 che ebbero come obiettivo quello di ripristinare la condizione originaria della facciata del Duomo la quale, in occasione dei restauri degli anni ’30 era stata quasi completamente coperta da un intonaco sovrapposto. Con questi lavori dei primi anni ’70 fu abbattuto lo strato di intonaco sovrapposto che era anche in condizioni precarie in più punti e fu deciso il ripristino delle paraste ioniche in piperno nero che vennero accuratamente ripulite.
Interventi interessarono anche il patrimonio decorativo della chiesa; sempre negli anni ’70 Mons. Rossano fece restaurare le decorazioni in oro zecchino lungo i pilastri della navata centrale le quali nella parte bassa in particolare erano scolorite. Questo lungo e impegnativo lavoro di ripristino delle decorazioni fu affidato al decoratore locale Franco Lauritano che collaborò con Luigi Taglialatela in occasione di lavori di restauro generali degli anni ’30; i fregi in oro zecchino furono ripresi fino all’altezza delle cassette audio (in quegli anni, anni ’70, collocate all’incirca a metà pilastro partendo dal basso come si può notare da foto riportate su cartoline dell’epoca) utilizzando un impasto in oro zecchino molto simile a quello usato da Taglialatela.
Nel 1972, come rilevabile anche dall’iscrizione presente in alto a sinistra, venne restaurata, sempre da Lauritano, la cappella del Crocifisso; nella seconda metà degli anni ‘70 sempre Lauritano restaura i dipinti che si trovano nelle cupole delle due navate laterali, opera di Luigi Taglialatela risalenti al 1931 e i dipinti, sempre di Taglialatela, risalenti al periodo storico 1919-1922 che si trovano nel transetto. Oltre a questi interventi volti al recupero e alla tutela del patrimonio artistico e decorativo del Duomo, Mons. Rossano fece costruire la grande sala parrocchiale e la Casa del Catechismo, strutture per lo svolgimento di attività in particolare rivolte ai giovani. Nel 1980 il decoratore Lauritano ha ripreso i fregi in oro zecchino della vela dell’arco dell’altare maggiore (transetto) e quelli della zona circostante. Tra il 1980 e il 1981 è stato recuperato, dalla chiesa di Santa Venera, l’affresco raffigurante la Vergine con Bambino, con Santa Venera e San Sebastiano. Luigi Iodice ne curò il distacco dalla parete cadente dell’antica chiesetta di S. Venera e ne curò il restauro “filologico” operato con soli fini conservativi. L’affresco, collocato inizialmente nello storico Battistero, dal 2007 è custodito in sacrestia. Nel 1981 vennero poi sistemate nelle due nicchie sopra le porte laterali d’ingresso le due statue realizzate dallo scultore marcianisano Raffaele D’Anna. Nello stesso periodo, primi anni ’80, restaurata la grande tela presente all’ingresso della navata di destra raffigurante “La Sacra famiglia”. Nel 1988 restaurato il SS. Crocifisso; la statua si trovava in condizioni fatiscenti.

Dal libro “Il Crocifisso di Marcianise” di G. Andrisani: “…La lunga e paziente opera di ripristino del manufatto fu affidata alle professionalità di Luigi Iodice. Per i tempi richiesti dai trattamenti di pulitura, di disinfestazione, di disinfezione, di restauro vero e proprio e di consolidamento, l’importante intervento di recupero dell’opera d’arte durò alcuni mesi.”
Nel 1990 il campanile, nell’ambito di un intervento di consolidamento, fu liberato dagli intonaci stesi negli anni ’30. Tra il 1994 e il 1996 circa un importante lavoro di restauro e consolidamento ha interessato l’antica statua di San Michele Arcangelo presente nella nicchia centrale della parete frontale dell’abside; la monumentale opera d’arte si trovava in uno stato fatiscente di conservazione. Anche in questo caso i numerosi trattamenti effettuati per il recupero del manufatto durarono alcuni mesi.
Nello stesso periodo sono state restaurate le quattro tele raffiguranti “Scene della Passione di Cristo” presenti nella cappella del SS. Sacramento.
Come si può rilevare gli interventi di manutenzione e restauro nel corso dei decenni sono stati tanti ed è anche grazie a queste importanti opere che ancora oggi possiamo ammirare lo splendore artistico del Duomo.

Ha dato uniformità stilistica alla chiesa e ne ha esaltato l’importanza artistica.
Tra gli eventi religiosi che hanno visto il Duomo al centro della vita spirituale dei marcianisani durante gli anni della sua guida vengono ricordati:

1950 Congresso Eucaristico Diocesano

La decisione di celebrare questo Congresso è da ricondurre ai solenni festeggiamenti in onore del Crocifisso in occasione del centenario del colera. Dal libro “Il Crocifisso di Marcianise” di G. Andrisani: “…L’entusiasmo della folla della manifestazione svoltasi nel 1937 in Piazza Umberto I per le feste del centenario del colera impressionarono fortemente l’Arcivescovo Baccarini ed è in quella circostanza che egli “con un fil di voce” sussurra: “Quanto riuscirebbe efficace e consolante un Congresso Eucaristico abbinato con la festa del Crocifisso!”. Dicono che quel voto si accolga la stessa sera e si prendano decisioni in merito. Partecipano ai lavori congressuali con l’Arcivescovo di Capua Salvatore Baccarini gli illustri presuli Di Girolamo, Mangino, Teutonico, Calcara, Del Bene e Sperandeo. Il secondo Congresso Eucaristico Arcidiocesano, voluto e fatto a Marcianise, si svolge in abbinamento con la festa del Crocifisso dal 19 al 28 settembre 1950, anno santo. Ci fu una grande partecipazione popolare con pellegrinaggi anche dalle città limitrofe e lontane. Per l’occasione il concittadino Aniello Calcara, Arcivescovo di Cosenza, detta le strofe di un inno che viene musicato da don Gennarino Busacca e l’Arcivescovo capuano Baccarini scrive una preghiera sofferta…”

1983 Anno Santo della Redenzione

“…è ancora fervido è il ricorso al Cristo in Croce nell’Anno Santo della Redenzione, il 1983-1984, quando il Duomo di Marcianise, unica chiesa oltre la cattedrale di Capua, appunto per le attinenze del culto, che vi ha vivo per la passione e morte di Gesù, alle ragioni di fondo del Giubileo, viene designato come meta di pellegrinaggi per l’acquisto dell’indulgenza giubilare. Annotiamo pure con piacere che nel 1985 il passionista Onorio Volpicelli scrive i versi dell’inno “In onore del Crocifisso di Marcianise”, che mette in musica don Battista Scialdone e che si canta sovente nelle funzioni religiose della chiesa di San Michele Arcangelo…”

1992: il Papa a Capua.

“…In occasione del Convegno sul tema “Il XVI Centenario del Concilio di Capua, 392-1992” voluto dall’allora Arcivescovo Diligenza, Papa Wojtila visita l’antica diocesi. L’Arcivescovo Luigi Diligenza decide di portare il Crocifisso storico di Marcianise al centro della diocesi per sistemarlo sul palco dove il 24 maggio 1992 il Papa celebra la Messa nel grande raduno di Piazza D’Armi.

Dopo le resistenze del Parroco Rossano che si oppone al trasporto della statua consapevole dei pericoli che può correre e dei danni che può subire la scultura, l’allora Vescovo di Capua, Mons. Diligenza, impone la sua autorità in quanto vuole il Crocifisso di Marcianise a Capua. Nel pomeriggio del 23 maggio, vigilia della visita di Papa Wojtyla a Capua, il Crocifisso viene sistemato con accortezza in un camion e scortato dai devoti più attaccati all’effige viene portato con la dovuta prudenza nella chiesa Capuana di San Roberto Bellarmino. A sera avanzata i fedeli accompagnano il sacro simulacro marcianisano nel luogo dove viene sistemato per la messa del Papa. Il 24 maggio 1992 ha luogo l’eccezionale raduno della gente dell’arcidiocesi per l’incontro con Giovanni Paolo II; non si può non sottolineare il valore che il Papa da alla statua, quando vi si ferma davanti a guardarla ammirato, preso dalla sua intensa espressione di unico Salvatore, e vi inginocchia davanti a pregare con grande devozione. Subito dopo la grandiosa manifestazione capuana di Piazza D’Armi, il Parroco Rossano presenzia alle operazioni del ritorno della statua senza alcun danno nella chiesa marcianisana di San Michele Arcangelo…”

2000 Anno del Grande Giubileo

“…ancora per quest’Anno Santo la Chiesa di San Michele Arcangelo viene designata nell’Arcidiocesi capuana come luogo per lucrare le indulgenze giubilari. Il novenario e la Processione acquistano un’intensità religiosa particolare, in buona parte dovuta all’eccezionale valore che ha nella vita di ciascuno e delle comunità la fine del secolo, che è anche la fine del secondo millennio cristiano…”

“Don Gaetano Rossano è stato anche padre spirituale di molte figure politiche ed istituzionali cittadine oltre ad essere riferimento per la curia locale anche quando si ritirò dalla vita ecclesiale attiva. Eminente figura religiosa della cittadina, Mons. Rossano aveva mantenuto sempre rapporti privilegiati con i Vescovi che si sono succeduti nell’Arcidiocesi di Capua, in cui ricade il Duomo di Marcianise; ben 5 Arcivescovi: Mons. Salvatore Baccarini, Mons. Tommaso Leonetti, Mons. Luigi Diligenza, Mons. Bruno Schettino e Mons. Salvatore Visco.” Guida spirituale di diverse generazioni, è stato per più di mezzo secolo guida spirituale della Chiesa Madre della città segnando un’era irripetibile; niente è più come prima, niente è meglio di prima. Figura religiosa storica di Marcianise, Mons. Rossano è stato e sarà sempre lo storico Parroco del Duomo di Marcianise.

Vincenzo Tartaglione

 

Bibliografia/sitografia/fonti

Libro “Il Crocifisso di Marcianise
Autore: Gaetano Andrisani
Edizione: Saggi Storici Casertani Collana
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2007
Capitolo XVII (17) – I giorni nostri da pag 120 a pag 138
paragrafo “Il restauro” da pag 126 a pag 129
paragrafo “Per il Papa a Capua” da pag 129 a pag 135
paragrafo “La fine del millennio” da pag 136 a pag 138

Libro:”Marcianise-Urbanistica, architettura ed arte nei secoli
Autore: Salvatore Costanzo
Anno: 1999
Edizione: Clean Edizioni
Capitolo: “Le stagioni dell’arte
Paragrafo: “La statuaria lignea seicentesca: il S. Michele Arcangelo” del Duomo pag 170-171
Note pag 241 N° 17 Relazione tecnica restauro effettuato statua S. Michele Arcangelo del Duomo

Opuscolo: “La Chiesa di San Michele Arcangelo
Anno pubblicazione: 1997
Opuscolo descrittivo sul Duomo curato dal Parroco Rossano
Edizione: Tipografia Mezzacapo/Marcianise

Biografia Mons. Gaetano Rossano Notiziario Francescano 4/2014 luglio/agosto 2014, “L’addio di Marcianise a Mons. Rossano” articolo di Franco Agrippa, pag. 78
http://www.casertanews.it/2014/08/27/081926_celebrazioni-marcianise-marcianise-lutto-morto-don-gaetano-rossano-cordoglio-sindaco-de-angelis/
http://www.casertafocus.net/caserta/index.php?option=com_content&view=article&id=28074:marcianise-e-morto-don-gaetano-rossano-storico-parroco-del-duomo&catid=7:notizie&Itemid=109
http://www.ilcasertano.it/cronache/morto-monsignor-rossano-per-60-anni-parroco-duomo-marcianise/

Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
Alfonso Alberico - Marcianise

[an error occurred while processing this directive]