Nota dei Devoti del SS. Crocifisso: “Ritorniamo sulla situazione del Crocifisso per far presente alcuni aspetti ed elementi importanti a proposito della gestione dell’opera d’arte nel periodo storico che riguarda gli anni 50 e 60. Il documento di delibera del 1953 è di grande importanza, decisioni furono prese a tutela dell’opera d’arte; ripartiamo proprio da qui, da una frase del documento che si trova a pagina 3: “…la presente deliberazione comincerà ad avere vigore fin dalla prossima festività del SS. Crocifisso del corrente anno 1953…” quindi questo significa in modo inequivocabile che la delibera entra subito in vigore e che nell’anno 1953 il Crocifisso non viene spostato dalla cappella per la festa, e già questa è una cosa di grande importanza. Come rilevabile dal documento di delibera è su iniziativa del Primicerio dell’epoca, Mons. Domenico Scaldarella, che viene convocata la riunione per prendere decisioni sulla gestione del Crocifisso. Mons. Scaldarella nacque a Marcianise il 3 agosto 1883, e stato uno dei sacerdoti più illustri della città e del Duomo. Di alto profilo morale e culturale ha svolto la sua missione di sacerdote in modo esemplare. E stato Canonico del Capitolo della Collegiata ricoprendo vari incarichi tra cui quello di vicario curato. Alla fine dell’anno 1935 riceve la nomina a Primicerio della Collegiata, è il successore nell’ufficio di Primicerio del Capitolo di Mons. Donato Tartaglione il quale si adoperò per i lavori di restauro e ristrutturazione generali del Duomo. Mons. Scaldarella quindi, in qualità di prima autorità religiosa del Capitolo nel 1953 convoca la riunione che porta poi all’approvazione della delibera.
Ricopre la carica di Primicerio per circa 30 anni, dal 1935 al 1964; morì il 22 novembre del 1964 all’età di 81 anni.
I cenni biografici su Mons. Scaldarella sono importanti in quanto sono legati alla delibera del 1953 e agli anni in cui è in vigore. E’ evidente che fino a quando è in carica come Primicerio, anno 1964, la delibera del 1953 viene applicata e questo significa una cosa molto importante: dal 1953 al 1964 il Crocifisso non è stato spostato dalla cappella per la festa di settembre. I festeggiamenti in onore del Crocifisso si cono svolti regolarmente.
Mons. Gaetano Rossano, Canonico del Capitolo e Parroco del Duomo per oltre 50 anni decide poi che il Crocifisso venga portato in Processione solo 5 anni, si riprende a spostare la statua per la festa, ogni anno, con le dovute attenzioni, cosa che la delibera del 1953 non prevedeva. Il Parroco Rossano ha preso questa decisione solo nel 1965 in quanto è il successore di Mons. Scaldarella nella carica di Primicerio. Il Capitolo della Collegiata, nel pieno delle funzioni e nel pieno dei poteri, aveva una rigida organizzazione ecclesiastica e una gerarchia ben definita, ogni Canonico aveva compiti, funzioni religiose precise da svolgere. Mons. Rossano quindi solo quando riceve la nomina a Primicerio, prima autorità religiosa tra i Canonici, esercitando le funzioni di guida del Collegio dei Canonici, decide che il Crocifisso venga portato in Processione ogni 5 anni, ed ecco spiegato quindi che la cadenza quinquennale (ogni 5 anni) viene applicata dalla festa del Crocifisso del 1965.
A questo punto facciamo una breve ricostruzione storica, importante farla, sulla gestione del SS. Crocifisso che va dal 1900 agli ultimi anni
1906 – L’eruzione del Vesuvio nell’aprile di quest’anno viene spostata a causa dell’eruzione del Vesuvio e viene esposta alla pubblica venerazione
1937 – Il centenario del Miracolo solenni celebrazioni per esprimere gratitudine al Crocifisso, la Sacra Immagine viene portata in Processione vista l’importante ricorrenza del Centenario del colera, 1837-1937.
In questo caso riportiamo integralmente l’importante frase che riguarda le celebrazioni del 1937; dal libro di G. Andrisani sulla storia del Crocifisso: “…A quei tempi la statua, ormai preziosa quanto storica, giustamente si muove dalla nicchia soltanto per ragioni valide: i padri, preoccupati di ben conservarla per il futuro, anche in questo sono più avveduti di noi…”.
1939-1945 – Periodo storico in cui imperversava la seconda guerra mondiale. Riportiamo un breve estratto dal libro di G. Andrisani: “…nell’aprile del 1943 si espone ancora una volta il Crocifisso: dopo sei anni, ancora una volta per invocare il Figlio di Dio a favore della gente marcianisana che soffre, la scultura viene tolta dal luogo della sua conservazione e collocata su un trono nel transetto della chiesa di San Michele Arcangelo, al lato destro dell’altare maggiore, più vicina alla vista di chi viene ai suoi piedi a pregare…”
1946 – 1952 – In questo periodo storico ci sono alcuni avvenimenti di una certa importanza come nel 1948 quando fu fatta una lunga Processione e poi il secondo Congresso eucaristico che si svolse a Marcianise in concomitanza con la festa del Crocifisso nel settembre del 1950. Sono questi gli anni in cui si fa riferimento nella prima parte del documento della Delibera del 1953 in cui si può rilevare che per alcuni anni il Crocifisso è stato portato in Processione durante la festa di settembre.
1953 – I Canonici del Capitolo della Collegiata su iniziativa del Primicerio Mons. Domenico Scaldarella convocano una riunione con tutto il Clero di Marcianise per prendere decisioni di grande importanza a tutela del Crocifisso: DELIBERANO “…che la sacra Immagine del SS. Crocifisso, che si venera nella chiesa di San Michele Arcangelo non sia più portata in Processione per le vie della città, ne sia più rimossa dalla sua sede per essere esposta al pubblico in altro sito se non ogni 25 anni, e solo per eccezione qualche altra rara volta, come, per esempio, in caso di pubblica e grave calamità o per qualche motivo straordinario, riconosciuto giusto dai Sacerdoti di Marcianise e da Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Capua…”
1953 – 1964 – Il Crocifisso non è stato spostato dalla cappella per la festa di settembre in quanto è in vigore la delibera del 1953; i festeggiamenti si svolgono regolarmente.
1965 – Dopo aver ricevuto la nomina a Primicerio della Collegiata, Mons. Rossano decide che il Crocifisso venga portato in Processione solo ogni 5 anni. I motivi per cui viene presa questa decisione li abbiamo già visti precedentemente.
1965-2005 – In questi 40 anni in cui è alla guida del Duomo Mons. Gaetano Rossano la statua, anche se viene spostata ogni anno per la festa di settembre, viene gestita con le dovute attenzioni, gli spostamenti avvengono in condizioni di sicurezza per l’opera d’arte con la presenza delle sole persone che si occupavano degli spostamenti. Il Crocifisso subisce comunque molti stress tenendo conto degli spostamenti annuali per la festa e della Processione ogni 5 anni. Ci sono poi alcune eccezioni come l’importante evento storico del 1992 quando il Crocifisso viene portato a Capua; in quell’anno quindi la statua subisce stress e sollecitazioni maggiori tenendo conto degli spostamenti e dei viaggi di andata e ritorno da Capua e degli spostamenti per la festa di settembre. C’è poi la Processione che si è svolta nel 1998 che non rientra nella cadenza quinquennale.
2006-2016 – In questi 10 anni, continui e ripetuti spostamenti alcuni dei quali potevano e dovevano essere evitati. La statua subisce una serie continua di stress, oscillazioni e sollecitazioni che certamente una statua che ha più di tre secoli non può più sopportare. E anche a causa di questi continui spostamenti che la statua subisce i danni che ha attualmente tenendo conto che le movimentazioni avvengono in pubblico e senza le necessarie condizioni di sicurezza. La statua purtroppo è stata spostata anche 3 o 4 volte in un anno come purtroppo avvenne nel 2006. Non è esagerato definire disastrosa la gestione di questi ultimi anni ed è evidente che non è stata assolutamente proporzionale all’antichità della statua. Evidentemente c’è qualcuno che non ha capito che questa è un opera d’arte e non è un giocattolo che viene spostato a destra e a sinistra senza criterio, senza precauzioni, senza tenere conto dell’antichità del manufatto.
La breve ricostruzione storica viene fatta in quanto si può rilevare che i Canonici del Capitolo, tutti sacerdoti di Marcianise, nel corso dei secoli hanno sempre avuto grandi attenzioni nella gestione della statua e nel tutelare l’opera d’arte. Nella prima parte del 900 la statua subisce pochi spostamenti, soprattutto dal 1900 al 1943, solo 3 volte; poi la fase dal 1946 al 1952 e poi gli anni che vanno dal 1953 al 1964, sono 12 anni, in cui la statua non subisce spostamenti dato che è in vigore la delibera del 1953. Dovrebbero ritornare in vita i Canonici che nel corso dei secoli si sono succeduti al Duomo di Marcianise per riportare ordine, disciplina, serietà, organizzazione ecclesiastica; un glorioso passato, un presente assolutamente non all’altezza dei tempi che furono.
Spostare la statua non è funzionale allo svolgimento della festa; è evidente dal momento che applicata la delibera del 1953, il Crocifisso per dodici anni, dal 1953 al 1964, non è stato spostato dalla cappella. I festeggiamenti in onore del Crocifisso si devono continuare a fare nei prossimi anni, nei prossimi decenni, nei prossimi secoli. E la statua? Chi pensa alla conservazione dell’opera d’arte? Nel momento in cui la statua dovesse subire danni irreparabili, avrà più senso organizzare la festa?
Siamo nel 2017, tra vent’anni saremo nel 2037, anno importante in quanto sarà il secondo centenario dal miracolo del 1837, in che condizioni arriverà la statua a questa storica ricorrenza? Tra 50 anni sarà almeno in condizioni decenti?
E nei prossimi secoli? Nel 2106 ricorrerà il quarto centenario dall’arrivo a Marcianise del Crocifisso, le future generazioni potranno vedere quest’opera d’arte? Vi invitiamo a riflettere e a ragionare su queste cose; ponetevi queste domande.
La priorità assoluta è tutelare l’opera d’arte, tutto il resto è secondario; in che condizioni sarà nei prossimi decenni (secoli?) se non si adottano da subito provvedimenti drastici per la sua conservazione? E’ evidente che c’è un problema serio che riguarda la gestione della statua che dopo tutti gli spostamenti e gli stress che ha subito negli ultimi anni, non regge più, non ce la fa a sopportare tutte queste movimentazioni.
Se non fosse stato per la gestione accurata che c’è stata nei secoli scorsi, questa statua non sarebbe mai arrivata a noi oggi, questo è sicuro.
A questo punto sono due le soluzioni da adottare per tutelare l’opera d’arte; o si applica la delibera del 1953 e il Crocifisso si sposta dalla cappella ogni 25 anni solo per la Processione, oppure si continua a portare avanti la tradizione della Processione ogni 5 anni, come dal 1965, ma la statua si sposta dalla cappella solo ogni 5 anni. Non ci sono alternative, più passano gli anni, meno deve essere spostata; è tanto difficile da capire?
Noi riteniamo che si possa continuare con la Processione ogni 5 anni, ma la statua dovrà essere spostata solo in questa circostanza dalla cappella”.