Un’inchiesta sul mercato dell’oro che ha lasciato una scia di polemiche e amarezza tra gli addetti ai lavori. Si tratta dell’inchiesta che il quotidiano Il Sole 24 Ore sta pubblicando a puntate in questi giorni. Il giornale, che si occupa di economia e finanza, parte da un’inchiesta sui traffici illeciti di metalli preziosi, ribattezzata “Fort Knox” che coinvolge anche alcuni operatori del distretto orafo del Tarì di Marcianise. Nella notte tra il 7 e l’8 novembre 2012 la Guardia di finanza smantellò un’organizzazione con base in Svizzera dedita a riciclaggio, ricettazione, frode fiscale ed esercizio abusivo del commercio di oro. Al centro delle 259 perquisizioni, che le Fiamme gialle di Arezzo e Napoli hanno eseguito in tutta Italia, i negozi di compro-oro, ma anche gioiellerie e aziende orafe, comprese 23 società del distretto orafo di Arezzo, 16 del polo di Marcianise “Il Tarì” e una del distretto di Valenza. L’associazione, secondo l’accusa, aveva il vertice in Svizzera e braccia operative nei distretti orafi di Arezzo, Marcianise (Caserta) e Valenza (Alessandria). L’oro proveniente da piccoli e medi esercizi commerciali specializzati nella compravendita di prodotti di oreficeria (compro-oro e gioiellerie), secondo l’accusa, veniva conferito a pochi soggetti che fungevano da “collettori” che, a loro volta, consegnavano l’oro ad intermediari. Tutte le forniture avvenivano in nero mediante scambi di oro contro denaro contante in banconote di grosso taglio, trasportate da corrieri che usavano automobili modificate con doppifondi. In seguito l’oro raggiungeva la Svizzera e, sempre secondo l’accusa, veniva consegnato all’acquirente finale, il cittadino italo-svizzero Petrit Kamata e veniva trasformato in lingotti per oro da investimento, con tanto di timbro ufficiale, acquistati anche da banche e Stati. L’argento invece veniva trasformato in barre e rivenduto direttamente sul territorio italiano. Dopo una rogatoria in Svizzera, è stato possibile rilevare con esattezza l’ammontare delle forniture di oro puro effettuate da due dei principali collettori di riferimento e che dunque fornisce in modo netto le reali dimensioni dei traffici illeciti: 34.095,50 chilogrammi di oro puro, per un importo totale di quasi 1,4 miliardi di euro. “L’indagine – spiega Il Sole 24 Ore – vede attualmente indagati 168 soggetti, di cui 66 a vario titolo per associazione a delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio. Dei 168 indagati, 87 posizioni sono state oggetto di stralcio da parte del Pm e inviate, per competenza territoriale a 21 Procure della Repubblica, dove sono stati instaurati i rispettivi procedimenti penali; 10 hanno definito la propria posizione, patteggiando la pena e 71 sono coloro per i quali è stato disposto recentemente il rinvio a giudizio. Alla data odierna lo stato del procedimento penale si trova in “udienza preliminare”. L’inchiesta riportata dal giornale di Confindustria ha provocato anche la reazione degli industriali di Toscana Sud: “I pochi soggetti che si sono comportati scorrettamente devono essere individuati e condannati senza gettare fango su un intero settore ma – al contrario – a beneficio dello stesso”.
L’inchiesta “Fort Knox” che fa tremare alcuni operatori del centro orafo “Tarì” di Marcianise
6 Lug 2017
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