Nella giornata in cui ci si appresta a celebrare a Modena uno dei più grandi e imponenti concerti che l’Italia e l’Europa abbiano mai visto, quello della leggenda vivente del rock italiano Vasco Rossi, è bello ricordare un episodio che ha riguardato la nostra città una trentina di anni fa. Era all’incirca la metà degli anni ’80, quando una sera a Marcianise si diffuse la voce che era arrivato il “Blasco”. Un gruppo di giovanissimi, appassionati della musica del rocker emiliano, andarono sotto casa della famiglia del marcianisano Giancarlo Valentino, che fu legato per molto tempo a Vasco Rossi da un’amicizia che andava anche oltre la loro collaborazione musicale.
Giancarlo e Vasco si erano conosciuti a Milano perché frequentavano lo stesso ambiente artistico e musicale praticato da personaggi all’epoca già famosi come Mina ed altri assolutamente sconosciuti. Uno di questi veniva da Zocca, faceva il dee-jay e si chiamava Vasco Rossi. Sarà proprio l’amicizia sincera con Vasco a rappresentare la svolta musicale di Valentino. Vasco gli farà conoscere Mario Rapallo, produttore discografico che nel 1980 fonda l’etichetta Targa di cui faranno parte oltre a Vasco Rossi, la cantante di disco-music Taffy, Barbara D’Urso (che fece una brevissima esperienza di cantante) e Valentino. Mario Rapallo, il discografico che più di chiunque altro ha creduto nel talento di Vasco, investì fior di milioni per garantirgli il successo. Si erano conosciuti nel 1978, quando Rapallo dirigeva la Lotus, etichetta del gruppo Saar che avrebbe pubblicato i primi due album del rocker di Zocca. Due anni dopo, quando Rapallo lasciò la Lotus per fondare una sua etichetta, la Targa, lo portò con sé, dandogli carta bianca per incidere due album-capolavoro come Colpa d’Alfredo e Siamo solo noi.
Vasco scriverà per Valentino i primi due pezzi della carriera del marcianisano: “Dimmi cioè” e “Mi piaci solo tu” che Valentino interpreterà a Saint Vincent Estate del 1981 dove ottenne un discreto successo. L’anno dopo, il 1982, arriva a partecipare al Festival cileno di Vina Del Mar mentre il ribelle Rossi esplode a Sanremo con “Vado al Massimo”. Nel 1983 è sempre Vasco, che ritorna a Sanremo con “Vita spericolata”, a scrivere due canzoni per Valentino “Sarà Migliore” e “Domani é Domenica”. Quest’ultima, in cui è lo stesso Vasco a fare i cori e un po’ di parlato nel suo inconfondibile stile, sarà presentata da Valentino al Festivalbar dello stesso anno. Nel 1984 Vasco Rossi scrive la canzone che il manager di Valentino proporrà a San Remo: “T’immagini”. Il pezzo viene incredibilmente scartato dalla direzione artistica di Sanremo e Vasco lo riproporrà in seguito nell’album “Cosa succede in città” (1985). Nel febbraio del 1984 Valentino corona il sogno di cantare a Sanremo nelle competizione riservata alle “Nuove proposte”. Dopo l’esperienza sanremese Valentino perde completamente di vista Vasco che era oramai diventato una stella del rock nazionale.
Era molto plausibile, quindi, che Vasco Rossi fosse stato ospite di Giancarlo Valentino quella famosa sera che si diffuse una voce destinata a rimanere una leggenda urbana. Un gruppo di adolescenti, dicevamo, con una decina di motorini in uso all’epoca (Si, Ciao, Boxer, Fantic Motor, Issimo e Califfone), partirono dalle scale del Duomo di Marcianise, che erano soliti frequentare, alla disperata ricerca di Vasco. Arrivati nei pressi del portone della famiglia Valentino aspettarono invano che il cantante si affacciasse. Il mistero ci è stato svelato proprio da Giancarlo Valentino che a distanza di anni ci racconta che quella sera, molto probabilmente, c’era un ospite particolare a casa sua ma non era Vasco Rossi bensì Barbara D’Urso, la quale aveva avuto una relazione segreta con il “Komandante”. La D’Urso, oggi famosa ed affermata conduttrice televisiva, solo alcuni anni fa ha rivelato di aver conosciuto la rockstar ai tempi del suo primo disco, “Colpa d’Alfredo”, quando lui aveva 27 anni e lei ne aveva 23. L’attrice ha raccontato che quello con Vasco è stato un amore travolgente dove non c’era droga ma solo qualche canna che, ogni tanto, il cantante si concedeva. La rottura della loro storia, durata qualche mese, è avvenuta secondo la D’Urso a causa dell’entourage della star che vedeva questa relazione d’ostacolo per la costruzione di un mito della musica italiana, quale poi Vasco Rossi è diventato. Dal canto suo, Vasco Rossi non ha mai negato questo flirt anche se ha smentito di aver mai scritto una canzone dedicata a lei così come alcuni giornali di gossip avevano ipotizzato. Di seguito un vecchio filmato dell’epoca che dimostra come tra i due c’era un intenso feeling.
Nella foto in alto Giancarlo Valentino e Vasco Rossi in un autoscatto con in mezzo Manola Brunini, storica segretaria di Vasco nei primi anni ’80.