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Pd Capodrise attacca Crescente: “Neanche Mago Merlino sarebbe riuscito a tanto”

Nota stampa del circolo Pd di Capodrise: “E’ passato un anno dalla rielezione del sindaco Crescente ed è giusto stilare un primo bilancio sull’attività svolta ma, nostro malgrado, dobbiamo registrare che questa amministrazione non ha realizzato nessuna opera di interesse per la cittadinanza, ma continua a prodigarsi per i propri interessi e quelli degli amici: a nulla è valsa l’esperienza negativa che ha portato alla caduta anticipata della passata amministrazione. Questo numero di Capodrise inForma non nasce dall’esigenza di parlare dell’ultima figuraccia dell’amministrazione Crescente che, con maldestro tentativo fatto per il tramite dell’assessore Cecere, hanno portato all’approvazione dell’assemblea una proposta di delibera per rinegoziare i mutui, prolungandoli di qualche anno, ma senza curarsi che il costo dell’operazione sarebbe spropositamente aumentato di circa 150 mila euro per la collettività. Sapete quale era l’obiettivo? Avere nell’immediato qualche spicciolo in più da spendere (magari per consulenze agli amici professionisti, peraltro forestieri). I furbetti manovratori di questa amministrazione, con il supporto (alzata di mano) dei consiglieri di maggioranza, confidavano che nessuno avrebbe approfondito la vicenda ma come sempre, sono stati smascherati.
La maggioranza di Crescente è stata costretta dall’evidenza a votare contro la sua stessa proposta, collezionando l’ennesima figuraccia e l’assessore Cecere, con la sua proverbiale baldanza, ha aggiunto un’altra medaglia alla sua collezione: noi del PD non potremmo mai avere il gusto di chiedere le dimissioni ad uno così !!! L’assenza di una efficace linea amministrativa fa emergere la logica del favoritismo che connota l’amministrazione Crescente e non si limita, purtroppo, ai piccoli (per ora) interessi di bottega degli amici, come la rimozione della bacheca pubblica antistante il fabbricato Giaquinto (dopo quella di Via Ariosto), ma si perpetra con la stessa ingenua ed al tempo stesso spocchiosa arroganza anche su problematiche che richiedono maggior impegno ed attenzione, almeno per il rispetto che si deve alla comunità capodrisana. E’ il caso di ricordare la clamorosa vicenda riguardante il lotto di terreno commerciale di proprietà del Comune, posto nella zona San Donato (167), di recente venduto. Il sindaco Crescente lo definiva come “il gioiello di famiglia”: lo ha invece svenduto a privati per poi prodigarsi nel conferirgli un valore aggiunto. Il lotto di terreno ad uso commerciale, infatti, è stato venduto solo agli inizi del 2016 secondo chiarissime condizioni e clausole, ben definite nel bando, regolate da vincoli del vigente Piano Regolatore Generale che hanno fortemente scoraggiato tutti i possibili acquirenti. Una amministrazione seria, onesta e capace, nel caso fosse stato possibile derogare gli standard vigenti, avrebbe dovuto prima provvedere a sancirne la modifica (altezza, distanze ecc.) e poi avviare la vendita con il bando pubblico. In tal modo l’amministrazione avrebbe garantito una maggiore partecipazione di concorrenti all’acquisto del lotto, avrebbe ricavato un maggior utile dal bene (a vantaggio però della cittadinanza) e non si sarebbe esposta al rischio di favoritismo.
La cosa più impressionante è stata la facilità con cui l’amministrazione Crescente si è prodigata e la tempistica con cui l’ha approvata: il 4 maggio 2017 l’acquirente ha presenta la richiesta di deroga agli standard ed il 18 maggio Crescente convoca il Consiglio Comunale e lo approva (13 giorni compreso festivi).
La solerzia fa rimanere stupiti: la stessa amministrazione per rilasciare una autorizzazione temporanea all’occupazione di suolo pubblico dove poter svolgere una manifestazione di carattere sociale, impiega molto più tempo e solleva molte più difficoltà. Nel merito della deroga poi, è ridicola anche la motivazione tecnica riguardo gli impedimenti dovuti agli impianti tecnologici a soffitto; come anche gli sprovveduti sanno, oggi questi impianti possono essere realizzati a parete, a pavimento e altrove: la motivazione sarà invece un’altra, molto meno tecnica.
Per quanto è stato fatto viene il ragionevole dubbio che vi sia stata una regia per consentire la vendita del lotto ad un esclusivo partecipante ed al minor ricavo possibile. Provate ad immaginare cosa saranno capaci di fare nella redazione del PUC !! Pur ritenendo che le problematiche politiche ed amministrative vadano affrontate e risolte nella civile dialettica e nel contesto locale, ravvisiamo, nostro malgrado, che la vicenda presenta gravi dubbi di legalità che meritano di essere chiariti. Pertanto il Partito Democratico fin d’ora chiederà l’acquisizione di tutti gli atti riguardante la variazione dei parametri dell’ex lotto comunale per inoltrarli alle competenti Autorità amministrative e giudiziarie. Capodrise merita una amministrazione (seria)”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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