Jabil Circuit Italia, filiale italiana della multinazionale Jabil Circuit Inc, azienda leader a livello mondiale nel settore della componentistica elettronica, annuncia la decisione volontaria da parte dei dirigenti dell’azienda di rinunciare ad una parte della remunerazione per senso di solidarietà verso la società e i suoi lavoratori. Il management di Jabil Italia sta portando avanti un piano di rilancio per rafforzare la presenza in Italia, attraverso una strategia di riposizionamento e riorganizzazione volta al recupero di competitività ed efficienza. Gli 850 lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise sono attualmente coinvolti in un contratto di solidarietà che riduce il monte ore lavorato, penalizzando conseguentemente le loro retribuzioni. In tale contesto, 11 dirigenti hanno deciso di dare il loro contributo di solidarietà rinunciando volontariamente al 10% del proprio stipendio, riducendo l’ammontare delle ferie annue a 20 giorni dai 30 spettanti da contratto e rinunciando all’indennità prevista per le trasferte nazionali ed internazionali. Tali misure sono già effettive dal 1 giugno di quest’anno e saranno applicate sino al 31 agosto del 2018.
Comunicazione della Rsu Jabil Plant 2: “La scorsa settimana la RSU e la Direzione Aziendale si erano incontrate per analizzare il lancio della nuova Linea SMT, dedicata alla Prototipazione, dislocata in Area 1. Questa azione rappresenta un momento importante del “Grande Progetto” del Centro di Eccellenza, condiviso al MISE. Assistiamo, invece con nostro stupore, che la Linea deputata alla Prototipazione viene utilizzata per Produzioni di Volume. Tra l‘altro, in barba a tutti gli impegni, le produzioni su citate sono costituite da Piastre SPD Ericsson e lavorate da Operatori del Plant 1! Tutto questo è inaccettabile e la RSU, dopo il lungo confronto odierno, ha intimato l’azienda a recedere immediatamente da tale impostazione”.