Quando di sabato vado in biblioteca uno dei momenti che preferisco è l’orario di pranzo, segnato dal suono della campanella della scuola adiacente. A quell’ora orde di ragazzini invadono il cortile, felici ed entusiasti per il weekend che sta per iniziare, e non di rado mi fermo ad osservarli quasi per assaporare quel senso di libertà e di spensieratezza che riescono a trasmetterti.
In questo periodo è divertente vederli aggirarsi con fare adulto, vestiti extralarge e armati del giocattolino più in voga dell’anno: il fidget spinner. E cosa ancor più divertente è la risposta quando chiedi loro a che serve. “A scaricare lo stress!”. Eccezionali!
In realtà, tralasciando ragazzini e giochini del momento, ognuno, anche in maniera inconsapevole, attua dei comportamenti tesi ad alleviare lo stress: chi si arriccia i capelli, chi mastica voracemente una chewing-gum, chi preme innumerevoli volte il clip della penna, e tra i migliori, quelli che agitano compulsivamente le gambe sotto la scrivania. C’è addirittura chi sostiene che ascoltare musica mentre si lavora sia una forma di “fidgeting uditivo”.
Tralasciando motivazioni di stampo medico o patologico, a cosa servono realmente questi movimenti? E perchè alcune persone tendono a farlo più degli altri?
Queste sono domande la cui risposta non è univoca, ma al riguardo ci sono interessanti spiegazioni.
La più comune è quella dello “spostamento”. Il fidgeting (=muoversi con irrequietezza) è infatti l’espressione di un’emozione che non riesce altrimenti ad essere esternata o contenuta.
Avviene principalmente in momenti in cui ci si sente ansiosi, eccitati, stressati, annoiati e così via. Ricordo di un amico che ogni volta che prendeva un aereo controllava ripetutamente se aveva portato carta d’identità, passaporto o qualsiasi altro documento potesse servirgli. Questo comportamento lo aiutava a spostare parte dell’energia ansiosa e dissiparla attraverso movimenti o altre azioni del corpo.
Alcune ricerche cognitive mostrano come questo meccanismo di autoregolazione serva a stimolare l’attenzione, a calmarci o, al contrario, energizzarci. Addirittura, in un esperimento, le persone a cui era stato chiesto di fare degli scarabocchi durante una telefonata, avevano ricordato più dettagli di chi non lo aveva fatto. E’ anche per questo motivo che alcuni giochini sono consigliati per aiutare bambini con problemi di attenzione e ansia a restare calmi e concentrati in classe.
Al contrario, ci sono poi persone che utilizzano questi movimenti per calmarsi, attuando azioni auto-confortanti, come accarezzarsi i capelli o la barba. C’è chi ad esempio nel parlare con nuove persone si tocca ripetutamente bracciali o orologi. Le braccia in quel momento agiscono come scudo che farebbe sentire protetti da tutto ciò che è intorno.
Ricapitolando, sembra che questi comportamenti siano enormemente vantaggiosi: allentano la tensione emotiva, ci energizzano o al contrario ci calmano, e ci permettono di essere più concentrati. E perchè non parlare di tutte le calorie che bruciamo muovendoci di continuo? Addirittura un buon modo per perdere peso!
Io però ci andrei cauta. Spesso il fidgeting ha una causa di origine malsana e negativa. Può mai, l’effetto collaterale di un’energia negativa essere un bene per te? E’ davvero così buono perdere peso perchè si è fortemente stressati? E vogliamo, ad esempio, parlare del dolore che si sente quando riduci le unghie all’osso mangiandole?
Prenderei poi in considerazione anche l’idea che diamo agli altri attraverso il linguaggio del corpo non verbale: questi comportamenti agitati oltre a poter infastidire l’altro, vengono letti come eccessivo nervosismo, mancanza di autocontrollo, e talvolta, possono dare l’idea che si stia mentendo.
Perciò, STOP FIDGETING! ( come direbbero le madri inglesi ai loro figli!)
Sarebbe ideale cercare di fare luce sulle cause che originano il vizio e tentare di superarlo controllandolo. Nei casi lievi ci sono vari metodi che risultano efficaci, attraverso tecniche di distrazione o di rilassamento. Spesso consiglio anche di praticare del sano sport, per scaricare in maniera ottimale tutta l’energia e la tensione negativa.
C’è poi chi è abituato ad utilizzare giochini anti-stress. I gadget migliori sono quelli che si manipolano senza guardarli, poiché quelli in cui è necessaria una coordinazione vista-mani portano solo una maggiore distrazione per se stessi, e che per chi è intorno. Questo è il caso del fidget spinner…ma, silenzio, io non vi ho detto nulla! ;)
Dott.ssa Antonia Marcello
Psicologa
Tel. +39 388 1846322
www.antoniamarcellopsi.it [1]