Sotto i riflettori degli ultimi giorni i conti in rosso della provincia di Caserta, che versa ormai in dissesto finanziario: problema non di recente portata, ma addebitato alla cattiva gestione politico-finanziaria dell’ente, negli anni addietro. A pagarne in primis le conseguenze i lavoratori della Provincia, da tempo non stipendiati, e gli istituti scolastici casertani, a rischio chiusura . La Regione, intanto, è intervenuta lo scorso lunedì mediante l’emanazione di un bando, tramite cui gli istituti possono accedere ai fondi (fino a 40.000 euro per singolo plesso) e fronteggiare le emergenze più incombenti.
La situazione non è delle migliori nemmeno per quelli del Comune di Marcianise. L’emergenza interessa in maniera più preoccupante le scuole superiori, dal momento che si avvicinano per gli studenti le prove di maturità. Gli istituti di Marcianise attualmente non dispongono di tutte le certificazioni previste dalla normativa (antincendio, agibilità, staticità e sicurezza sul lavoro). “Nei mesi scorsi alcune scuole, tra cui anche l’ISIS Ferraris-Buccini di Marcianise, è stato oggetto di un’ispezione che ha coinvolto le forze dell’ordine ed il Genio civile di Caserta. Dai risultati e dalle verifiche non sono emersi problemi relativi alla sicurezza statica dell’edificio, per cui abbiamo scongiurato la chiusura immediata della scuola. Emergenza che però permane per noi come per tutte le altre 88 scuole della provincia di Caserta in merito alla mancanza delle certificazioni previste dalla legge” ha dichiarato il preside dell’I.S.I.S. Ferraris Domenico Caroprese, proseguendo: “La preoccupazione è evidente perché siamo in chiusura di un anno scolastico e potrebbe essere compromesso anche l’esame di stato soprattutto per gli istituti come il nostro in cui sono previste prove pratiche che vengono effettuate solo in laboratorio per cui è impensabile anche il trasferimento in un istituto comprensivo come è capitato alle scuole già sottoposte alla chiusura. Preoccupazione che permane anche per l’inizio del prossimo anno scolastico.” Sicuramente ciò che può momentaneamente rassicurare gli studenti e le famiglie dell’istituto in questione è l’assenza di problemi e rischi strutturali degli edifici, che ospitano prove e lezioni, come rilevato dall’ispezione del Genio Civile.
Stesso discorso vale anche per l’I.S.I.S.S. G.B. Novelli, i cui edifici non sono interessati a problematiche strutturali, come ufficialmente rilevato dal monitoraggio RSPP. Resta però la mancanza della certificazione anti-incendio a preoccupare personale scolastico, studenti e relative famiglie. Al pari degli altri istituti, ne è sprovvisto anche il Liceo Federico Quercia, con sede a via Gemma e comprensivo di due succursali: plesso Cecere e plesso Mattarella. Essendo di proprietà di privati, i due edifici in questione dispongono, invece, sia dell’impianto antincendio che del relativo collaudo. Pur necessitando di manutenzione e costante monitoraggio, risultano agibili e idonei per studenti e personale. Ma, nei prossimi mesi, la mancanza di fondi provinciali mette a rischio il rinnovo dei contratti con i privati proprietari dei plessi Cecere e Mattarella. Se consideriamo il numero sempre più cospicuo di iscrizioni (si pensi che è prevista l’aggiunta di un’ulteriore IV^ ginnasiale), venendo meno le strutture delle succursali, tutte le classi si ritroverebbero concentrate nell’edificio centrale, sito a via Gemma. Dato il numero limitato di aule, ciò comporterebbe la necessità di turnare le lezioni scolastiche, con relativi disagi organizzativi per docenti e studenti. “La soluzione della Regione è solo un tampone; stiamo facendo fronte all’emergenza di oggi ma il problema ha radici più profonde. Occorre intervenire sull’organico e provvedere ad un’azione di manutenzione, ordinaria e straordinaria, ad oggi assente. La questione è grave al punto che tra qualche anno, se non si interviene tempestivamente, potremmo rischiare la chiusura degli istituti scolastici. Auspichiamo in un decreto del Governo ad hoc per la situazione di dissesto della Provincia di Caserta. Abbiamo il pieno sostegno della componente studentesca e delle famiglie: la priorità attuale è permettere agli studenti di concludere serenamente l’anno scolastico” ha dichiarato il preside del Liceo Federico Quercia, Diamante Marotta. “Esprimo infine piena solidarietà, a nome mio e dell’intero istituto, ai dipendenti di Terra di Lavoro, a rischio” ha poi proseguito Marotta. Lo scorso lunedì la problematica così delicata è stata affrontata dalla Consulta provinciale, in luogo della riunione mensile.
Previsto a Caserta, per sabato 20 maggio, uno sciopero generale di studenti e molti insegnanti: “Noi dell’Istituto I.S.I.S.S. G.B. Novelli vorremmo aderire a questa manifestazione, per protestare contro quest’ingiustizia che affligge tutte le scuole del casertano da mesi e mesi, e che negli ultimi tempi sta diventando sempre più grave. Da quel che ho saputo, già 4 scuole sono state chiuse, e i restanti istituti non sono a norma. Si suppone che la chiusura delle scuole continuerà. Spero che a questa manifestazione saremo partecipi in tantissimi per cercare, o sperare, in un cambiamento positivo e proficuo per tutti noi alunni e non” ha sostenuto il rappresentante dell’I.S.I.S.S. Novelli, Raffaele Angelino. Dello stesso avviso il rappresentante della Consulta del Liceo Quercia, Davide Cutillo: “Il dissesto finanziario della provincia è ormai già noto ma in questi ultimi giorni il decreto firmato dal facente funzione in provincia, Silvio Lavornia, ha scosso un po’ tutti. Infatti era un ultimatum esplicito che dichiarava la chiusura di 92 istituti a causa della mancanza di alcune norme. Numerose sono le scuole che già hanno subito tale azione ed è proprio per questo che si è deciso di coalizzarsi e lottare ancora una volta, attraverso una manifestazione che si terrà sabato 20 maggio a Caserta. I sindacati sono pronti a dare un aiuto e si è ottenuto anche il patrocinio della Consulta, pronta a stare vicino gli studenti in questa situazione critica. Si spera che, almeno per queste ultime settimane, la situazione si plachi e lascino terminare il percorso scolastico a tutti noi ragazzi. Ma quello che preoccupa è ciò che verrà. Sarà possibile iniziare un nuovo anno? Domanda assurda, che purtroppo rispecchia la realtà.” Con molta probabilità non aderirà alla manifestazione di sabato l’I.S.I.S.S. P.S.Lener, di Marcianise, seppur permane la solidarietà e il coinvolgimento nella drastica situazione generale. “Siamo fiduciosi che non chiuderanno il nostro istituto in primis perché è un istituto nuovo, costruito recentemente, e perché funziona bene. Non c’è nulla di pericolante” ha sostenuto il rappresentante degli studenti Felice Zarrillo.
Gli ultimi sviluppi fanno presagire che, almeno gli istituti di Marcianise, potranno garantire a studenti e docenti una serena conclusione dell’anno scolastico e un pieno svolgimento delle prove di maturità, che seguiranno. Meno positive,invece, le prospettive per settembre. Si configura la necessità di un radicale e tempestivo intervento da parte del Governo nazionale. Continueremo a monitorare la situazione, nell’auspicio che “Terra di Lavoro” non sia solo un’espressione testuale, ma possa tornare effettivamente, realisticamente, tale.
Tina Raucci