Ieri mattina la III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania si è riunita per discutere della ‘Progettazione di impianti per il trattamento della frazione organica dei rifiuti da realizzarsi in tenimento di Caserta’.
All’audizione, presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi, hanno partecipato la vice presidente Loredana Raia, la segretaria Maria Muscarà ed il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli; il sindaco di Recale, Patrizia Vestini; il consigliere comunale di Recale, Ciro Rossi; l’assessore all’Ambiente ed alla Sanità del Comune di Casagiove, Lucia Carla Savignano; il dirigente Arpac Agostino Delle Femmine; la dirigente UOD 01 Regione Campania – Struttura di Missione per lo smaltimento dei RSB, Valeria Ruocco; il responsabile Area Tecnica del Comune di San Nicola la Strada, Giulio Biondi; il dirigente ed il responsabile del Settore Ambiente del Comune di Caserta, rispettivamente Marcello Iovino e Giuseppe D’Auria; il commissario provinciale dei Verdi, Edgardo Ursomando. Assenti: il Presidente dell’Ente Ambito Rifiuti della Provincia di Caserta, Antonello Velardi ed il Presidente del Consorzio A.S.I. di Caserta, Raffaela Pignetti.
“L’audizione di questa mattina – ha dichiarato il presidente della III Commissione speciale, Gianpiero Zinzi – ha fatto emergere numerose incongruenze ed una preoccupante indeterminatezza in ordine al tipo di impianto da realizzare ed alla zona individuata dal Comune di Caserta mediante delibera di Giunta comunale. Siamo convinti che scelte così importanti debbano essere condivise dai cittadini o quanto meno rese note in maniera dettagliata. Pertanto la III Commissione ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale della Campania a convocare ad horas i Comuni di Caserta, Recale, San Nicola la Strada e Casagiove al fine di addivenire ad una decisione definitiva entro 30 giorni. Si chiariscano tutti i nodi ancora non sciolti che preoccupano i cittadini”.
Mi meraviglio di Ciro Rossi – ha tuonato Raffaele Porfidia, candidato sindaco di “sìAmo Recale” alle prossime elezioni comunali dell’undici giugno, nel corso del civico consesso convocato per discutere dell’allocazione dell’impianto di compostaggio sul territorio di Recale – Invoca questa assise quando è stato proprio lui, quando ricopriva l’incarico di assessore comunale all’Ambiente nell’attuale amministrazione fino a pochi mesi fa, a chiedere al suo sindaco di sottoscrivere una manifestazione di interesse, indirizzata alla Regione Campania, per realizzare l’opera nella nostra cittadina (Un documento, quello della manifestazione di interesse, che è già in nostro possesso e ha il protocollo n. 4078 del 3/6/2016).
E ora, a ridosso delle consultazioni per il rinnovo del parlamentino comunale, cercando inutilmente di cavalcare la tigre del consenso elettorale, chiede una seduta di consiglio comunale contro l’impianto di compostaggio. Una posizione chiaramente in contraddizione con il suo operato. Ciro Rossi non ha pensato – continua ancora il candidato sindaco – alla salute dei cittadini quando avallava la costruzione dell’impianto per il trattamento biologico dei rifiuti urbani a Recale?”
Nel corso del civico consesso il candidato sindaco di “sìAmo Recale” Raffaele Porfidia ha focalizzato l’attenzione su due punti, auspicando il sostegno di tutta l’aula: il primo per dichiarare il dissenso avverso la realizzazione di un qualsivoglia impianto nel territorio di Recale; il secondo per prendere le distanze dalla manifestazione di interesse del sindaco Vestini e dell’allora assessore Rossi. Entrambe le proposte sono state votate soltanto dallo stesso Porfidia e dai consiglieri Roberto Massi e Ciro Russo. “Sono basito – conclude Porfidia – Abbiamo assistito ad un vero e proprio teatrino. Prima con una difesa d’ufficio dell’ex assessore Rossi da parte del consigliere Argenziano, che faceva acqua da tutte le parti e poi le dichiarazioni in aula, con conseguente votazione, che confermano l’orientamento politico di “Recale domani”: non si vuole l’impianto in località Ponteselice bensì addirittura sul territorio di Recale”.