Si è svolto lunedì mattina, 27 marzo, presso la biblioteca comunale di Marcianise, l’incontro-dibattito sul tema Lotta all’indifferenza verso i soprusi mafiosi, promosso dall’ISISS Novelli di Marcianise. Erano presenti, per testimoniare l’importanza della legalità e per raccontare le proprie esperienze sul tema, ai rappresentanti delle classi del noto Istituto, Francesco Clemente, figlio di Silvia Ruotolo, vittima incolpevole della camorra e i già Procuratori della Repubblica, Dottor Diego Marmo e Dottor Giovandomenico Lepore. Ad accogliere gli ospiti, con grande sensibilità e attenzione per la tematica trattata, c’erano: la Dirigente dell’ISISS, professoressa Emma Marchitto e le docenti Antonietta Russo, Cristina Campofreda e Caterina Vesta.
L’incontro è iniziato con il toccante racconto di Francesco Clemente, testimone oculare dell’assassinio della madre. Il giovane che all’epoca dei fatti aveva la tenera età di cinque anni, ha riferito su quei momenti, in preda ad un’inevitabile commozione, ripercorrendo i tempi e le circostanze del luttuoso evento. Francesco ha ricordato che quel brutto giorno coincideva con l’ultimo giorno di scuola e che la cosa lo rendeva particolarmente felice, ma in pochi attimi la sua vita cambiò per sempre. Tutto questo a dimostrazione che disgrazie di questo genere possano capitare a tutti. Oggi Francesco è un rappresentante dell’Associazione Libera e della fondazione Silvia Ruotolo; egli trascorre gran parte delle sue giornate dedicandosi alla lotta alle illegalità e al recupero dei ragazzi devianti. Il monito lanciato da Francesco ad una platea di studenti particolarmente coinvolti è stato quello della necessità di denunciare tutto ciò che possa ostacolare il corretto funzionamento della giustizia. Ad avvalorare tale principio, grazie alla passione profusa nel lavoro di magistrati, svolto per circa 50 anni, sono intervenuti il procuratore Lepore e il procuratore Marmo, i quali, nel ribadire la necessità di una società migliore, in grado di accogliere i suoi figli, senza costringerli a cercare il bene altrove, hanno incoraggiato i giovani presenti a non perdere la speranza e a non arrendersi ad un mondo che non sempre sa farsi foriero di serenità e risoluzione di problemi.