“Stavamo uscendo dal parlamento quando abbiamo sentito delle urla: non erano di gioia ma di paura. D’istinto abbiamo guardato verso il cancello e allora abbiamo visto tutto”. Così Maurizio Stecca (medaglia d’oro di pugilato ai Giochi Olimpici del 1984 a Los Angeles) ha raccontato l’attentato di ieri pomeriggio nella capitale inglese. Alla guida della squadra di pugilato italiana, il due volte campione del mondo Maurizio Stecca era ieri con il suo team assieme alla delegazione britannica in visita al Parlamento in vista dell’appuntamento sportivo di questa sera nell’ambito del World Series of Boxing 2017. Con lui i marcianisani Vincenzo Mangiacapre (medaglia olimpica proprio a Londra nel 2012) Peppe Foglia (Tecnico Fiamme Azzurre), Michele Cirillo (Tecnico, Cs Esercito). “Adrenalina pura,attentato visto in diretta a pochi metri”, ha scritto Mangiacapre sul suo profilo Instagram postando una foto.
“Mentre uscivamo – ha continuato il racconto Stecca – le grida della gente ci hanno obbligato a guardare verso il cancello di ingresso. E’ stato allora che ho visto un uomo armato con due grandi coltelli aggredire la guardia all’ingresso e colpirla ripetutamente, finché il poliziotto non è caduto a terra”. L’uomo non ha reagito? “No- risponde- non era armato. Ma qui è una prassi: i poliziotti all’esterno sono disarmati, infatti si è difeso solo con le braccia”. Poi, spiega ancora Stecca, l’attentatore ha smesso di infierire sull’agente e ha ripreso la sua corsa verso l’edificio. “Ha preso a correre proprio verso di noi, allora un uomo con un abito elegante è uscito da una porta laterale e, a circa 10 metri di distanza, ha esploso tre colpi, e l’ha ucciso”. Solo dopo molte ore, quando la sicurezza è stata ripristinata, la delegazione di tecnici e atleti hanno potuto raggiungere il proprio albergo e tranquillizzare i parenti a Marcianise.
Come in occasioni similari, Facebook ha attivato il servizio “Stai bene? Dillo a Facebook“, attraverso il quale coloro che si sono segnalati nella città in cui è avvenuto l’attentato possono far sapere pubblicamente ad amici e parenti di stare bene. Lo hanno fatto i seguenti marcianisani che ieri si trovavano al Londra per motivi di lavoro: Andrea Gaglione (ricercatore informatico), Federico Cangiano (videoperatore e fotografo), Roberto Nicolò (designer). L’altra marcianisana, Mariangela Siciliano, che si occupa di marketing per un’agenzia governativa britannica, si trovava in un edificio a pochi passi dall’attentato. “Un mio collega – ha fatto sapere – purtroppo è tra i feriti ed io ero rientrata a Westminster 10 minuti prima dell’attacco. Ora stiamo lasciando l’edificio da un’uscita secondaria”.