Si sono difesi i fratelli Luca e Salvatore Bellopede, del Caseificio Bellopede & Golino di Marcianise. Davanti al Gip hanno respinto le accuse relative alla pericolosità dei prodotti, allo stesso modo hanno spiegato di essere infondate quelle relative alla mozzarella fatta con latte vecchio e avariato. I titolari dello storico caseificio marcianisano hanno risposto riaffermando di non avere nessun rapporto con i soggetti accusati di usare la soda caustica. I Bellopede sono assistiti dall’avvocato Alberto Barletta.
Come si ricorderà, l’indagine prende le mosse dalla Guardia di Finanza di Caserta nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato lo scorso 10 febbraio cinque persone agli arresti domiciliari, ovvero i fratelli Salvatore e Luca Bellopede, titolari del noto caseificio omonimo con sede a Marcianise, soci del consorzio di tutela, i fratelli Vincenzo e Antonio Croce, proprietari della Casearia Sorrentino Srl di Frattaminore (Napoli), e Gennaro Falconiero, amministratore del Caseificio San Maurizio Srl di Frattamaggiore (Napoli); le tre aziende sono state sequestrate e affidate ad un amministratore giudiziario.