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La situazione randagi all’attenzione della Prima Commissione, Cinzia Laurenza (Terra di Idee): “Stiamo valutando la possibilità di un canile comunale”

Lunedì 19 dicembre 2016, la I Commissione Consiliare, presieduta da Cinzia Laurenza (Terra di Idee) si è focalizzata sull’annoso problema dei cani randagi. Oltre ai consiglieri componenti, è intervenuto, su invito della Commissione, anche il Presidente dell’Associazione Rifugio “fido Amico Mio”, associazione marcianisana di volontariato animalista, Vincenzo Sgueglia,insieme a due volontari interessati alla vicenda Enzo Raucci e Domenico Mario Giuliano.  I cani randagi che vengono accalappiati nel nostro Comune vengono portati presso il rifugio sanitario sito nella zona dell’ex Macello. Dopo una breve permanenza, non avendo il Comune di Marcianise un proprio canile comunale, i cani vengono trasferiti presso una struttura denominata “Rifugio International” (vincitrice dell’appalto) sita nel Comune di Santa Maria a Vico. Il Comune di Marcianise corrisponde la somma di euro 2,10 + iva al giorno per ogni cane che alloggia nella predetta struttura. Sembrerebbe che, per la presenza media di circa 250 cani, il comune esborsi alla predetta struttura per tale procedura una somma di circa 230 mila euro all’anno. La Commissione, all’unanimità, ha condiviso la necessità di ridurre le spese superflue mirando, invece, alla realizzazione concreta di una seria politica di adozione dei cani. Considerando gli attuali costi a carico del Comune sarebbe auspicabile, in primo luogo, ridurre i trasferimenti dei cani per chiare ragioni di bilancio, in secondo luogo valutare l’opportunità economica dell’istituzione di un nostro canile comunale. Abbiamo programmato il sopralluogo presso alcuni immobili di proprietà comunale al fine di verificare la possibile allocazione di un nostro canile.
“A breve – spiega la presidente Laurenza – faremo una commissione itinerante sia presso il “Rifugio sanitario” sia presso la struttura di Santa Maria a Vico. Il nostro obiettivo è quello di verificare e valutare dove sussistono le falle in questa procedura non proprio economica. Ad esempio, ma vi faremo presto luce, sembrerebbero non molto numerose le adozioni dei cani allocati presso la struttura di destinazione di Santa Maria a Vico. Più cani sono presenti nella struttura più soldi il Comune paga. Siamo stati tutti d’accordo sul fatto che un nostro canile comunale dovrà avere sia le normali funzioni di ricovero ma soprattutto una specifica attività di reinserimento e socializzazione dei nostri amici a quattro zampe, nell’ottica finale di lotta al randagismo”. Il 29 dicembre è stato invitato per chiarimenti il dott. Giuseppe Sagliano dirigente f.f. del settore competente.